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da andrea12 » 9 giu 2011, 9:04
Guarda che non ho alzato la voce (peraltro non lo faccio mai perchè non è nel mio carattere), però, pur concordando su tutto quello che dici, ribatto dicendo che una sana questione, con relativo dibattito, in merito, forse è ora di farla.
Meglio se in assemblea reale, non virtuale, perchè uno dei rischi virtuali, è proprio quello di non capirsi. Io credo che tu, Tanu, io, e tanti altri, si stia dicendo la stessa cosa, ma con l'intento di denunciare che un sistema sostanzialmente integro, non può accettare certe manifestazioni che, purtroppo, stanno avvenendo con una certa regolarità, e a tutti i livelli. Ti dico anche, che la denuncia in questione, spesso va rivolta sempre agli stessi. Ci sono ambienti del rugby, pochissimi, ma ad elevata infezione, che davvero diventano insopportabili anche per tante persone che frequentano quell'ambiente. In altre parole: è aumentato il numero dei praticanti, ma non altrettanto la dimensione orizzontale della qualità dei valori educativi e pedagogici del rugby.
Figurati che dopo qualche decennio di rugby, in un pubblico insospettabile, quest'inverno, un padre (ex giocatore, dei miei tempi) di ragazzino U.16, presente in tribuna, urlava ad un ragazzo U.18 che giocava, "spaccagli le gambe". Io non ho potuto tacere e mi sono rivolto a lui molto tranquillamente dicendogli pacatamente un po' di cose.............
La mamma dei cretini è sempre incinta, e tutti noi dobbiamo comunque non sottrarci anche a compiti che non ci spettano (per lo meno come spettatori) ufficialmente, ma che moralmente non possiamo trascurare.
Nessuno alza la voce, ma questi fatti vanno denunciati, sennò diventa omertà e diseducazione passiva
Buon rugby