Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

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Gotrek
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Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

Messaggio da Gotrek » 29 gen 2011, 19:06

Nel cavaliere inesistente di Italo Calvino il cavaliere bianco "muore" quando i suoi nemici mettono in dubbio la sua integrità e la sua rettitudine morale. Allo stesso modo oggi al tre fontane durante la partita Roma - Crociati il rugby è morto (o poco ci manca) perchè sono stati calpestati tutti i principi su cui si basa e che ci permettevano di andare a testa alta insegnando agli altri sport qual'era i valori su cui lo sport è fondato.
Riporto ciò che ho visto cercando di essere più oggettivo che posso: 4 minuti al termine la Roma conduce per 20 a 19 l'atmosfera in campo è tesa, già in precedenza cerano stati diverbi tra un giocatore della Roma e uno dei crociati, ma ad un certo punto scoppia tra i due una specie di resa dei conti che si chiude rapidamente, l'arbitro (forse sottovalutando lo stato d'animo delle squadre) da punizione a favore dei crociati. Nel frattempo inizia un accesso diverbio tra un membro dello staff tecnico romano e un accompagnatore degli ospiti che sta fuori dal campo. Non so per quale motivo ad un certo punto un tifoso romanista si avventa sull'accompagnatore degli crociati che stava avendo l'acceso diverbio, da lì a poco nello spazio tra le tribune e il campo è iniziata una mega rissa che ha coinvolto "sostenitori" di ambo le squadre.

E' Questo rugby? E' questo lo spettacolo che mostriamo ai bambini delle U9? Ci possiamo ancora definire rugbysti? Con quale spirito parliamo di valori del tipo di lealtà, correttezza, rispetto dell'avversario? Possiamo ancora sentirci migliori dei "calciofili"?

Sarebbe giusto che tifossi, giocatori, staff tecnico e società di ambedue le squadre facessero le loro publiche scuse per aver infagato ciò che ha di più sacro questo sport.

Nic
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Re: Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

Messaggio da Nic » 29 gen 2011, 20:16

Se non sbaglio mi sembra di aver letto che anche Woodman dei Crociati ha preso parte alla rissa. Comunque sia è una VERGOGNA e penso che l'autorità sportiva debba intervenire con sanzioni esemplari.

modestmouse
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Re: Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

Messaggio da modestmouse » 30 gen 2011, 9:53

Nic ha scritto:Se non sbaglio mi sembra di aver letto che anche Woodman dei Crociati ha preso parte alla rissa. Comunque sia è una VERGOGNA e penso che l'autorità sportiva debba intervenire con sanzioni esemplari.
In un comunicato dei crociati ho letto che in tribuna un tifoso romano ha preso per il collo il vice allenatore dei crociati e dopo sono intervenuti altri romani prendendolo a calci a terra. Poi sono arrivati anche i giocatori dal campo. Questo scrivevano sul sito dei Crociati in un comunicato dai toni eccessivi e forse per questo rimosso.
Questo è quanto ho letto

blackjack
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Re: Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

Messaggio da blackjack » 30 gen 2011, 11:07

Allora, come Gotrek ero allo stadio e dico quanto ho visto, e la risposta vale anche per l'altro post di Modestmouse (nel topic sulla giornata)
Nella situazione di gioco che riporta Gotrek fedelmente inizia un diverbio tra il dirigente accompagnatore di Roma e Larini (che sia Larini l'ho scoperto da quanto riferisce Modestmouse) che ha seguito la partita stando sul cancelletto di metà campo, lasciato aperto dal quarto uomo, vero responsabile tecnico di quanto è accaduto, immagino che il dirigente si lamenti del fatto che Larini non sta nè dentro nè fuori e interloquisca con l'arbitro, come tutte e due le panchine (la partita è tirata).
A questo punto interviene l'ex GM della Roma, che, se permettete, e parlo conoscendolo personalmente, è una delle persone più cortesi e a modo di tutto l'ambiente rugbystico romano, e tra i due scoppia una zuffa dove, mi si riferisce, Larini reagisce al primo spintone
Nella zuffa accorrono alcuni tifosi della Roma presenti e tre tesserati dei Crociati (credo tesserati, visto che avevano le tute della squadra) presenti in tribuna che cercano di separare i contendenti ma la situazione degnera con un parapiglia di una decina di persone cui si aggiunge il 21 dei Croiciati Parma, uscito probabilmente dal cancello rimasto sempre aperto.
In campo si accende una rissa tra numerosi giocatori, ma molti altri (per Roma Vigne Donati) si fanno in quattro per riportare la calma
Da antologia la risposta del quarto uomo a Centone (il blogger) che gli contestava di aver lasciato aperto il cancello tutto il tempo: "non sono un guardialinee" :shock:
Spettacolo deplorevole, ma, che ha coinvolto 15 persone su 500 presenti, e che non mi pare valga tutta questa autoflagellazione
"Qui ognuno festeggia il suo 17 giugno"

Gotrek
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Re: Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

Messaggio da Gotrek » 30 gen 2011, 15:23

Scusami Blackjack, ma non mi sento di giustificare la cosa dicendo "erano 15 su 500". Forse sono fatto male io che non avendo mai giocato neanche un minuto a rugby mi sento comunque rugbysta e cerco di seguire i sani valori su cui questo sport si basa, sarò strano perchè credo che la RR è anche mia esssendone un tifoso e trovo deplorevoli certi speccacoli offerti ai giovanissini rugbysti da persone che hanno giocato a rugby, hanno dedicato la loro vita a questo sport e dovrebbero sicuramente sapere come comportarsi fuori e dentro al campo.
Non giustifico che quelli che dovrebbero, in una partita così tesa, cercare di mantenere gli animi calmi e gestire se stessi e la squadra siano i primi ad azzuffarsi.

Badate bene per me sono tutti colpevoli e sinceramente invece di cercare un capro espiatorio dovrebbero fare un po' di autocritica tutti, perchè siamo riusciti a fare ciò che in più di 100 anni nessuno ha fatto in questo sport, una baruffa (chiamatela come preferite) sugli spalti propio come i nostri cugini del calcio che critichiamo tanto (anche li si tratta poche centinaia di persone su oltre 50.000 mila tifosi allo stadio, ma non per questo si sminuiscono i fatti).

luqa
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Re: Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

Messaggio da luqa » 30 gen 2011, 16:18

Non è esatto.

Cose del genere sono avvenute più volte nel rugby. Sia in quello italiano che inquello estero.
Le Qazzate vengono commesse,specie quandovi è tensione.

La differenza etica delrugby sta nel come vanno metabolizzate.

Delle scuse da parte dei coinvvolti sarebebrocosa ottima e preziosa.

Delle sanzioni disciplinari, a giocatori, tecnici, dirigenti , società ovvie e doverose.

Che il IV uomo magari per un po' riposi dedicandosi al giardinaggio e alla riparazione di recinzioni e cancelletti , forse potrebeb anche essere congruo.

blackjack
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Re: Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

Messaggio da blackjack » 30 gen 2011, 16:54

Ineccepibile, da quotare al 100%
"Qui ognuno festeggia il suo 17 giugno"

blackjack
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Re: Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

Messaggio da blackjack » 30 gen 2011, 17:02

Gotrek ha scritto:Scusami Blackjack, ma non mi sento di giustificare la cosa dicendo "erano 15 su 500". Forse sono fatto male io che non avendo mai giocato neanche un minuto a rugby mi sento comunque rugbysta e cerco di seguire i sani valori su cui questo sport si basa, sarò strano perchè credo che la RR è anche mia esssendone un tifoso e trovo deplorevoli certi speccacoli offerti ai giovanissini rugbysti da persone che hanno giocato a rugby, hanno dedicato la loro vita a questo sport e dovrebbero sicuramente sapere come comportarsi fuori e dentro al campo.
Non giustifico che quelli che dovrebbero, in una partita così tesa, cercare di mantenere gli animi calmi e gestire se stessi e la squadra siano i primi ad azzuffarsi.

Badate bene per me sono tutti colpevoli e sinceramente invece di cercare un capro espiatorio dovrebbero fare un po' di autocritica tutti, perchè siamo riusciti a fare ciò che in più di 100 anni nessuno ha fatto in questo sport, una baruffa (chiamatela come preferite) sugli spalti propio come i nostri cugini del calcio che critichiamo tanto (anche li si tratta poche centinaia di persone su oltre 50.000 mila tifosi allo stadio, ma non per questo si sminuiscono i fatti).
Gotrek, io non giustifico nè la cosa nè i soggetti coinvolti, dico che culturalmente l'ambiente è sano e che queste cose una volta ogni 15 (dico 15) anni possono succedere.
Sul calcio di Anversa quanti fischi hai sentito, e pure decideva l'incontro
Luqa per il resto ti ha risposto meglio di me, l'ìmportante è che due persone si prendano due birre e si spieghino, flagellare il rugby non ha senso, nessuno va allo stadio per menarsi, o pensa di picchiare gli altri per vendicare la sconfitta, ed è questa la grossa differenza
Almeno IMHO
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masterweb
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Re: Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

Messaggio da masterweb » 30 gen 2011, 18:44

Gotrek ha scritto:Nel cavaliere inesistente di Italo Calvino il cavaliere bianco "muore" quando i suoi nemici mettono in dubbio la sua integrità e la sua rettitudine morale. Allo stesso modo oggi al tre fontane durante la partita Roma - Crociati il rugby è morto (o poco ci manca) perchè sono stati calpestati tutti i principi su cui si basa e che ci permettevano di andare a testa alta insegnando agli altri sport qual'era i valori su cui lo sport è fondato.

Ma come, mi dici come finisce il libro...eddai!

Gotrek
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Re: Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

Messaggio da Gotrek » 30 gen 2011, 19:48

In realtà non ti ho raccontato la fine del libro :wink: , che consiglio vivamente di leggere perchè è uno di quei libri che ha una morale che cambia con l'età del lettore. Io ad esempio leggendolo da grande ho imparato che gli ideali sono vuoti ed inutili se non li viviamo, siamo uomini e per ciò tendiamo all'errore, ma bisogna imparare dai propi errori e cercare di tornare sulla "retta via".
Non voglio flaggelare nessuno, ma invitare ad una maggiore attenzione, perchè quando si sottovalutano le cose e si abbassa la guardia che il peggio ha il sopravento.

Mi aspetto una risposta esemplare da parte degli organi competenti e un mea colpu da parte delle due società che (volenti o nolenti) sono responsabili dei loro giocatori, staff tecnici e tifosi.

modestmouse
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Re: Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

Messaggio da modestmouse » 30 gen 2011, 20:26

blackjack ha scritto: cui si aggiunge il 21 dei Croiciati Parma, uscito probabilmente dal cancello rimasto sempre aperto.
No, come ho visto in una foto della gazzetta di parma salta la rete con un gesto atletico non indifferente. :)

blackjack
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Re: Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

Messaggio da blackjack » 30 gen 2011, 21:19

Complimenti allora, è una robetta di un metro e novanta, quanto a Fa'atau posso confermare il gesto pure per lui de visu
"Qui ognuno festeggia il suo 17 giugno"

masterweb
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Re: Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

Messaggio da masterweb » 31 gen 2011, 8:43

Gotrek ha scritto:In realtà non ti ho raccontato la fine del libro :wink: , che consiglio vivamente di leggere perchè è uno di quei libri che ha una morale che cambia con l'età del lettore. Io ad esempio leggendolo da grande ho imparato che gli ideali sono vuoti ed inutili se non li viviamo, siamo uomini e per ciò tendiamo all'errore, ma bisogna imparare dai propi errori e cercare di tornare sulla "retta via".
Non voglio flaggelare nessuno, ma invitare ad una maggiore attenzione, perchè quando si sottovalutano le cose e si abbassa la guardia che il peggio ha il sopravento.

Mi aspetto una risposta esemplare da parte degli organi competenti e un mea colpu da parte delle due società che (volenti o nolenti) sono responsabili dei loro giocatori, staff tecnici e tifosi.
Quoto il consiglio di leggere Calvino.

JosephK.
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Re: Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

Messaggio da JosephK. » 31 gen 2011, 19:27

luqa ha scritto: La differenza etica delrugby sta nel come vanno metabolizzate.

Delle scuse da parte dei coinvvolti sarebebrocosa ottima e preziosa.

Delle sanzioni disciplinari, a giocatori, tecnici, dirigenti , società ovvie e doverose.

Che il IV uomo magari per un po' riposi dedicandosi al giardinaggio e alla riparazione di recinzioni e cancelletti , forse potrebeb anche essere congruo.
Quoto anche io e prima di ogni (sacrosanta) punizione del giudice dello sport l'esempio morale delle scuse aperte, sincere e senza se e senza ma da parte dei coinvolti dovrebbe essere la cosa prioritaria. Invece mi pare che ci sia stata una inutile rincorsa al comunicato e al controcomunicato per rimpallarsi le colpe...
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...

RugbyUnionTimes
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Re: Il rugby italiano come il cavaliere inesistente

Messaggio da RugbyUnionTimes » 31 gen 2011, 21:58

In questo articolo in ordine cronologico le dichiarazioni rilasciate dalle 2 società e il video di quanto successo. Confidando che, per il bene del rugby italiano, fatti del genere non accadano MAI più
http://www.rugbyuniontimes.com/2011/01/ ... to-finale/

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