kalle67 ha scritto: ↑29 ott 2023, 18:39
Per la serie i dubbi del profano.
2a domanda. Quanto è impattante sulla partita rimanere a metà primo tempo in 14? E' l'equivalente secondo voi di rimanere in dieci in una partita di calcio o meno? Lo chiedo perchè gli All Blacks sia con l'Irlanda che ieri sera in 14 si sono disimpegnati, mi sembra, abbastanza bene. Il secondo tempo da profano ho avuto la sensazione che gli All Blacks abbiamo giocato meglio e se gli entrava uno dei due calci l'avevano ribaltata.
Provo a semplificare (mi scuso sin d'ora verso i tecnici del rugby).
L'impatto maggiore è in difesa.
Semplificando le squadre difendono con due giocatori a coprire la profondità quando c'è il rischio di un 50-22 (un calcio degli avversari da oltre metà campo che esca nei propri 22 dopo aver rimbalzato), e con tre giocatori quando l'avversario è più vicino alla linea di meta (ad evitare mete sfruttando passaggi-calcio o con grubber).
Gli altri 12-13 giocatori formano la difesa "operativa".
Quindi se esce un giocatore i 12-13 si riducono a 11-12.
Quindi occorre:
(1) un maggiore dispendio per coprire la larghezza del campo,
(2) si possono impegnare meno giocatori nel punto di incontro, e quindi si hanno meno opportunità di creare situazioni favorevoli per il recupero del pallone e l'avversario ha più possibilità di creare situazioni a proprio favore.
In attacco gli effetti sono meno importanti (sempre a parere di un appassionato profano).
Ogni giocatore deve quindi dare circa il 110% invece del 100% per coprire il punto (1); in ogni caso si perde efficacia per quanto rigurada i punti (2) e (3).
La partita di sabato è stata giocata con molte interruzioni (per touche e in avanti), quindi con molti mini-break che consentivano un sia pur minimo recupero.
Diciamo che un 5% di efficacia e intensità in meno (non sempre il pallone lo hanno gli avversari) può essere una stima spannometrica ragionevole.