Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
Moderatore: Emy77
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Re: Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
Adesso siamo alla ricerca della contro haka.
Vi ricordo che il folklore è concesso solo ai "pacifici".
E quella tewhtewha usata dal mediano di mischia per me fa già troppo league festival
Se volete usare la marcia della Sassari fate pure. Gli indipendenisti forse vi chiederanno conto.
Provocatio per provocatio, caro jpr credo che basterebbe il saluto al magnifico messere dei calcianti.
Garry inorridirebbe
Ma parecchi neozelandesi potrebbero capire: in viaggio di nozze ci fu chi me la ricordò.
Vi ricordo che il folklore è concesso solo ai "pacifici".
E quella tewhtewha usata dal mediano di mischia per me fa già troppo league festival
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Provocatio per provocatio, caro jpr credo che basterebbe il saluto al magnifico messere dei calcianti.
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- jpr williams
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Re: Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
Sai, era una provocazione, ma sino a un certo punto.
Credo che la Sardegna e soprattutto il suo interno sia un luogo quasi magico e intriso di quegli elementi ancestrali che in troppa parte dell'Italia urbanizzata si sono persi.
Purtroppo anche al sud e non solo al nord che è ormai completamente sputtanato e mercatizzato.
Ecco, se c'è un luogo d'Italia in cui cercare radici antiche, benchè non condivise con altre parti del paese, credo sia quello. La Barbagia, il Logudoro, il Monte Arcosu, posti che conservano ancora un humus antico altrove praticamente derattizzato.
Ma forse volo troppo con la fantasia.
Il saluto al magnifico messere non ho mai avuto il piacere di sentirlo; mi sai indicare dove trovarne una traccia?
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
Capisco l'ammirazione per l'aura da terra madre, la nostra Africa potrei osare , che si prova nell'interno della Sardegna (neanche troppo interno , basta andare a distanza di udito dai club della riviera).
Però la danza dei mamuthones è la danza degli sconfitti, dei caduti. i vincitori nella allegoria sono gli issoccadores.
ma il fascino della maschera tragica del mamuthone è insuperabile per le facce di porcellana con la pezzola ricamata in capo.
Il saluto al messere lo puoi trovare in rete, sul noto Tube.
Niente di speciale, è un inchino alla personalità a cui è "dedicata " la partita.
Una specie di saluto al dominus dei gladiatori.
Più che altro tutti sanno quello che accade dopo quella riverenza formale.
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- jpr williams
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Re: Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
Certo, ma proprio questa aura da sconfitti, ma resistenti mi sembra particolarmente adatta ad illustrare la fierezza di chi va incontro al suo destino qualunque sia sopportando le avversità
Grazie Luqa.
In effetti queste sono le cose dell'Italia che amo di più
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Re: Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
L'inno serbo ricorda una sconfitta ad esempio. Gli scoti menzionano l'unica volta che hanno bastonato gli angli. Mi sta bene tutto basta che non juremos con gloria morir...
- jpr williams
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Re: Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
L'inno argentino è stupendo.
Il contrasto fra l'attacco lirico simile ad un'ouverture di Rossini e il finale guerresco e con il cuore oltre l'ostacolo è semplicemente meraviglioso.
Viene al secondo posto nelle mie preferenze degli inni rugbystici dopo N'kosi sikelela (vedere dei neri cantare in afrikaans e dei boeri cantare in xhosa e zulu è semplicemente commovente) ed è seguito da Soldier's song (con quel che significa...), Flowers of Scotland (con quel che significa) e La Marsellaise che di suo è l'inno più gasante che si possa immaginare.
Ovviamente Hen Wlad Fy Nhadau per me è hors categorie, non lo metto in competizione con niente.
Poi non è rugbystico, ed oggi è decisamente fuori moda, ma il vecchio inno dell'Unione Sovietica cantato dal coro dell'Armata Rossa è inarrivabile.
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Poi non è rugbystico, ed oggi è decisamente fuori moda, ma il vecchio inno dell'Unione Sovietica cantato dal coro dell'Armata Rossa è inarrivabile.
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Re: Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
E poi molti stranieri ritengono il nostro il migliore Penso sia la musicalità della ingua che alle orecchie altrui ha un fascino che noi non percepiamo.
- jpr williams
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Re: Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
Lasciamo stare, capisco il sentimento patriottico, ma musicalmente rispetto a quelli che ho citato sopra è imparagonabile.
E poi quando sento il pubblico fare poropòporopoporopoppopooppò con la bocca mi viene da guardare altrove...
Senza contare tutti quelli che dicono "stringiamoci a corte".
Roba da chiodi
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Re: Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
Eppur ti assicuro che se facessimo un best National anthem fra ti gli appassionati del 6n vinceremmo facilmente. Musicalmente parlando sarei pure d'accordo con te ma all'estero la pensano diversamente. D'altronde in pochi qui capiscono il successo di Albano fuori Italia...
- jpr williams
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Re: Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
Messa i questi termini...
Albano, Pupo, Toto Cutugno, Raffaella Carrà: all'estero per la musica italiana sanno sempre scegliere il meglio...
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Re: Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
Che volete che vi dica, a me piace l'inno tedesco.jpr williams ha scritto: ↑5 ott 2023, 12:59L'inno argentino è stupendo.
Il contrasto fra l'attacco lirico simile ad un'ouverture di Rossini e il finale guerresco e con il cuore oltre l'ostacolo è semplicemente meraviglioso.
Viene al secondo posto nelle mie preferenze degli inni rugbystici dopo N'kosi sikelela (vedere dei neri cantare in afrikaans e dei boeri cantare in xhosa e zulu è semplicemente commovente) ed è seguito da Soldier's song (con quel che significa...), Flowers of Scotland (con quel che significa) e La Marsellaise che di suo è l'inno più gasante che si possa immaginare.
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"Serve una barca più grande" (cit. film "Lo squalo")
- jpr williams
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Re: Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
Beh, l'ha scritto Haydn, mica un Pietro Puzza qualunque.
Certo che è bellissimo. Ma io mi ero focalizzato sugli inni dei paesi "rugbystici", novero nel quale inspiegabilmente la Germania non c'è.
E pensare che i tedeschi ce li vedrei così bene a giocare a rugby
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- doublegauss
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Re: Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
Che è peraltro l'inno russo attuale. Non ricordo la storia con precisione, ma mi pare che sia più o meno così: all'indomani dell'invasione tedesca, Stalin decide che bisogna buttarla sul patriottico, per cui l'Internazionale (fino ad allora inno dell'URSS e a mio modesto avviso uno degli inni più belli di tutti i tempi) va nel cestino. Viene convocato un compositore (non nricordo il nome) a cui il compagno Stalin affida il compito di scrivere un bell'inno marziale e ispirato. Lui, sapendo che rischiava la Siberia, va sul sicuro e mette una melodia sugli accordi del canone di Pachelbel, che è una garanzia. E infatti funziona benissimo.jpr williams ha scritto: ↑5 ott 2023, 12:59Poi non è rugbystico, ed oggi è decisamente fuori moda, ma il vecchio inno dell'Unione Sovietica cantato dal coro dell'Armata Rossa è inarrivabile.
Del trucchetto si ricorderà poi qualche anno dopo Vangelis per scrivere "Rain and Tears" per gli Aphrodite's Child.
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Re: Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
Interessante, grazie
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Re: Italia - Nuova Zelanda 29 settembre
Molto interessante.
Peccato però che non ci fosse più Stalin quando è sbarcato in Russia Toto Cutugno, altrimenti lo avrebbe fatto scrivere a lui.
Peccato però che non ci fosse più Stalin quando è sbarcato in Russia Toto Cutugno, altrimenti lo avrebbe fatto scrivere a lui.
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo