Rugby femminile, una piccola rivoluzione possibile?

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domenicoarpano
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Rugby femminile, una piccola rivoluzione possibile?

Messaggio da domenicoarpano » 9 mag 2011, 13:36

Seguo il rugby da sempre e in particolare, negli ultimi 10 anni, quello femminile.
Un domanda mi sono sempre posto sin dall'inizio: perché nella versione femminile di questo meraviglioso sport non sono stati posti in essere gli adattamenti fatti negli altri sport sempre in versione femminile?
Per esempio: nel pallavolo femminile la rete è più bassa; nel basket il canestro è più basso e la palla più piccola; nell'atletica gli attrezzi da lancio sono più leggeri e gli ostacoli più bassi, e così via. Le varie federazioni, a livello internazionale, si sono riunite e hanno stabilito regole comuni per i loro settori femminili. Nel rugby no. Perché?
Nel rugby femminile non sarebbero necessarie troppe modifiche, per esempio si potrebbe:
- Giocare a 12 e non a 15 (significherebbe avere un maggior numero di squadre);
- Giocare con una palla più piccola, magari il n.ro 4 (la palla avrebbe un maggior controllo e andrebbe più velocemente e più lontano a tutto vantaggio della spettacolarità);
- Rivedere alcuni aspetti delle fasi statiche, in particolare, nella mischia chiusa limitando la fase di avanzamento.
E altre modifiche piccole modifiche potrebbero essere prese in considerazioni per rendere più spettacolare il gioco e allargare la base d'interesse.
Cosa ne pensate?
Grazie

erin
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Re: Rugby femminile, una piccola rivoluzione possibile?

Messaggio da erin » 9 mag 2011, 13:44

Con una battuta mi vien da dire che il rugby è "stupido" per antonomasia:

nel volley 3vs3 il campo è più piccolo
nel calcio a 5 il campo è più piccolo
nel basket 3vs3 il campo è più piccolo
nel rugby a 7 il campo ha le stesse dimensioni di quello a 15 :)

Scherzi a parte, interessante proposta, meriterebbe essere discussa e portata avanti.
Magari iniziare dal pallone: usando il 4.
GIVE BLOOD-PLAY RUGBY
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Argos_73
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Re: Rugby femminile, una piccola rivoluzione possibile?

Messaggio da Argos_73 » 9 mag 2011, 14:05

Provate a proporle a Inglesi, Irlandesi, Australiane, Americane e Neozelandesi queste modifiche e sentite cosa vi rispondono. Al solito noi abbiamo un'approccio molto diverso a questo sport in versione femminile e ve lo dico per esperienza avendolo vissuto anche fuori dai nostri confini. Un modello interessante potrebbe essere quello divisionale Francese, e Scozzese:
1a divisione - gioca a 15
2a divisione - gioca a 15
3a Divisione - gioca a 12
4a Divisione - gioca a 7 (a tutto campo)
Se vinci la tua divisione e passi in quella superiore hai l'obbligo di adeguare il numero di giocatrici. Potrebbe essere un modo di programmare un incremento nel tempo.

In Scozia invece ci sono solo la 1a e la 2a divisione giocano a 15. Oltre a queste ci sono la Challenge Division (10 giocatrici) e la Open Division (7 giocatrici). Le squadre che vi partecipano non hanno obbligo di partecipare a tutti i concentramenti (si gioca come per la nostra Coppa Italia), e possono accordarsi con altre squadre in caso di numero di giocatrici inferiore al richiesto (ad esempio ci si può liberamente prestare le giocatrici). Le squadre però hanno l'obbligo di sviluppare un progetto serio e non possono rimanere nelle due divisioni Challenge o Open più di 3 anni ciascuna. Quindi se tu vuoi fare rugby femminile hai 6 anni di tempo (una finestra ragionevole) per sviluppare un progetto che ti porti al rugby a 15.

Più che cambiamenti al regolamento che svilirebbero la natura del gioco, i cambiamenti andrebbero fatti a livello di gestione e organizzazione delle risorse. Questo almeno secondo la mia opinione che vale quello che vale.

Buon rugby in rosa a tutti!
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Giocherò finchè avrò voglia di superare me stesso su un terreno di gioco, finchè la vittoria conterà molto per me...

domenicoarpano
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Re: Rugby femminile, una piccola rivoluzione possibile?

Messaggio da domenicoarpano » 9 mag 2011, 15:01

Grazie Argos 73 per il contributo.
Non mi pare che l'utilizzo di un attrezzo più adatto alla conformazione delle atlete sia qualcosa di sconvolgente e tale da snaturare lo spirito del rugby.
Nel Basket femminile professionistico americano hanno ridotto in maniera sensibile le dimensioni e il peso del pallone. Risultato? gioco più veloce, maggiore spettacolo e palazzetti pieni.
Non sono così convinto che questa rigidità dei padri fondatori potrà durare a lungo. Il reinserimento del rugby tra le discipline olimpiche (maschile e femminile) imporrà un atteggiamento meno conservatore da parte delle federazioni leader in quanto uno dei presupposti per essere ammessi ai giochi è l'universalità della disciplina.
Poi se si riuscisse a pensare e ad attuare a riforme più profonde e soprattutto pensate per l'universo femminile, tanto meglio.
Grazie ancora.
Argos_73 ha scritto:Provate a proporle a Inglesi, Irlandesi, Australiane, Americane e Neozelandesi queste modifiche e sentite cosa vi rispondono. Al solito noi abbiamo un'approccio molto diverso a questo sport in versione femminile e ve lo dico per esperienza avendolo vissuto anche fuori dai nostri confini. Un modello interessante potrebbe essere quello divisionale Francese, e Scozzese:
1a divisione - gioca a 15
2a divisione - gioca a 15
3a Divisione - gioca a 12
4a Divisione - gioca a 7 (a tutto campo)
Se vinci la tua divisione e passi in quella superiore hai l'obbligo di adeguare il numero di giocatrici. Potrebbe essere un modo di programmare un incremento nel tempo.

In Scozia invece ci sono solo la 1a e la 2a divisione giocano a 15. Oltre a queste ci sono la Challenge Division (10 giocatrici) e la Open Division (7 giocatrici). Le squadre che vi partecipano non hanno obbligo di partecipare a tutti i concentramenti (si gioca come per la nostra Coppa Italia), e possono accordarsi con altre squadre in caso di numero di giocatrici inferiore al richiesto (ad esempio ci si può liberamente prestare le giocatrici). Le squadre però hanno l'obbligo di sviluppare un progetto serio e non possono rimanere nelle due divisioni Challenge o Open più di 3 anni ciascuna. Quindi se tu vuoi fare rugby femminile hai 6 anni di tempo (una finestra ragionevole) per sviluppare un progetto che ti porti al rugby a 15.

Più che cambiamenti al regolamento che svilirebbero la natura del gioco, i cambiamenti andrebbero fatti a livello di gestione e organizzazione delle risorse. Questo almeno secondo la mia opinione che vale quello che vale.

Buon rugby in rosa a tutti!

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andrea12
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Re: Rugby femminile, una piccola rivoluzione possibile?

Messaggio da andrea12 » 9 mag 2011, 15:03

Provocatoriamente: guardate che per la FIR, il rugby femminile è già una rivoluzione:
- non ho mai visto attriti tra Società (e anche questo aspetto rischia di diventare eversivo);
- le ragazze giocano comunque anche in squadre diverse pur di giocare
- le ragazze interpretano ancora il gioco così come lo facevamo noi già negli anni 70 (ad un livello più pioneristico e di divertimento per il solo risultato. Se arrivano i risultati tanto meglio)
- nessun settore nazionale del rugby è così in ascesa come quello femminile (che è anche il più povero economicamente. In quanto a valori credo che sia il più ricco). Quarte in europa, significa tra le 7 e le 9 al mondo..............
- l'evoluzione di numeri e l'innalzamneto della qualità del gioco sono il nostro miglior lasciapassare.

Certamente la palla del 4 sarebbe meglio; l'organizzazione di rugby X sta avendo avvio favorevole, anche in termini di consenso. Non escluderei che nella Coppa Italia, prima o poi, arrivi anche qualche match di rugby X. Sul rugby a XV niente da dire; credo che sia un obiettivo per tutte.
Buon rugby

domenicoarpano
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Re: Rugby femminile, una piccola rivoluzione possibile?

Messaggio da domenicoarpano » 9 mag 2011, 15:37

Sono assolutamente d'accordo con te.
Attualmente il movimento femminile sta dando le maggiori soddisfazioni sul piano della crescita e dei risultati (2 vittorie nell'ultimo 6 nazioni).
Credo anche, che sia arrivato il momento che le ragazze debbano essere maggiormente determinanti nelle scelte che le riguardano.
Grazie per il tuo contributo.

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Tanu
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Re: Rugby femminile, una piccola rivoluzione possibile?

Messaggio da Tanu » 9 mag 2011, 15:40

domenicoarpano ha scritto:Sono assolutamente d'accordo con te.
Attualmente il movimento femminile sta dando le maggiori soddisfazioni sul piano della crescita e dei risultati (2 vittorie nell'ultimo 6 nazioni).
Credo anche, che sia arrivato il momento che le ragazze debbano essere maggiormente determinanti nelle scelte che le riguardano.
Grazie per il tuo contributo.
E andrebbero anche gratificati i Club che nel femminile investono ....
Non vorrei apparire venale (ne abbiamo parlato spesso in privato di questa faccenda) ma non si possono dare 6 milioni di Euro per i Nazionali maschi e 0 per le femmine. Fatte le debite proporzioni, qualcosina anche per chi ha Nazionali femmine sarebbe opportuno, quantomeno per coprire i costi vivi.
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Re: Rugby femminile, una piccola rivoluzione possibile?

Messaggio da andrea12 » 9 mag 2011, 16:27

Grazie Tanu,
6 immenso.

domenicoarpano
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Re: Rugby femminile, una piccola rivoluzione possibile?

Messaggio da domenicoarpano » 9 mag 2011, 18:12

Che la federazione dimostri in modo tangibile ($) il proprio interesse al movimento femminile e in particolare ai club che s'impegnano su questo settore è assolutamente auspicabile.
Partendo dal presupposto che il rugby al femminile è bello due volte, rimango convinto della necessità di cominciare seriamente a pensare e realizzare strutture e regole meglio aderenti al movimento femminile.
Tanu ha scritto:
domenicoarpano ha scritto:Sono assolutamente d'accordo con te.
Attualmente il movimento femminile sta dando le maggiori soddisfazioni sul piano della crescita e dei risultati (2 vittorie nell'ultimo 6 nazioni).
Credo anche, che sia arrivato il momento che le ragazze debbano essere maggiormente determinanti nelle scelte che le riguardano.
Grazie per il tuo contributo.
E andrebbero anche gratificati i Club che nel femminile investono ....
Non vorrei apparire venale (ne abbiamo parlato spesso in privato di questa faccenda) ma non si possono dare 6 milioni di Euro per i Nazionali maschi e 0 per le femmine. Fatte le debite proporzioni, qualcosina anche per chi ha Nazionali femmine sarebbe opportuno, quantomeno per coprire i costi vivi.

MAX2008
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Re: Rugby femminile, una piccola rivoluzione possibile?

Messaggio da MAX2008 » 21 mag 2011, 19:05

Tanu ha scritto:
domenicoarpano ha scritto:Sono assolutamente d'accordo con te.
Attualmente il movimento femminile sta dando le maggiori soddisfazioni sul piano della crescita e dei risultati (2 vittorie nell'ultimo 6 nazioni).
Credo anche, che sia arrivato il momento che le ragazze debbano essere maggiormente determinanti nelle scelte che le riguardano.
Grazie per il tuo contributo.
E andrebbero anche gratificati i Club che nel femminile investono ....
Non vorrei apparire venale (ne abbiamo parlato spesso in privato di questa faccenda) ma non si possono dare 6 milioni di Euro per i Nazionali maschi e 0 per le femmine. Fatte le debite proporzioni, qualcosina anche per chi ha Nazionali femmine sarebbe opportuno, quantomeno per coprire i costi vivi.

Giusto per stare in tema ti mando questo link:

http://www.sambucetorugby.com/index.php ... s&Itemid=2

Ciao Max 2008

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