6 NAZIONI FEMMINILE!
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6 NAZIONI FEMMINILE!
Mi è piaciuto e lo riporto, aprendo anche un topic sul 6 Nazioni delle ragazze, che se lo meritano!
da www.repubblica.it
Oltre a quello che parte sabato c'è il Sei nazioni della nazionale femminile
Mischie, palccaggi e biberon a bordo campo. Sfida al più maschiel degli sport
Rugby, rimmel e fango
le ragazze che fanno meta
di CORRADO SANNUCCI
ROMA - Gli uomini della mischia, dicono di se stesse quando s'ammucchiano contro le avversarie. Ma non sono uomini, sono donne. "E' un modo di dire. Quello corretto, le donne della mischia, forse farebbe ridere". Giuliana Campanella è arrivata da Auckland con i due figli per poter essere in campo venerdì a Dublino contro l'Irlanda nella prima partita del Sei Nazioni femminile di rugby.
"Quando prolungo l'allenamento e preparo qualche calcio tra i pali Patrick, che ha tre anni, mi fa 'the last one, mommy, please', mentre Chiara che ha sei mesi bruca il prato". Daniela Gini è romana, capitana della Red&Blu, figlia di giocatore e moglie di giocatore, come gran parte di questa tribù di ragazze che è cresciuta con il rugby in famiglia. "Era il novembre 2005, sono andata in meta, mi si è storto il piede con frattura dei malleoli e del perone. Li ho rigirati, rimettendoli a posto con le mie mani. Al medico che mi portava fuori e scherzava ho detto: se non piango non vuol dire che non mi faccia male". Daniela è la faccia glamour della nazionale, con un suo generoso decolletè ha fatto la sua apparizione-choc a una manifestazione nella provincia di Roma: possono essere così le giocatrici di rugby?, si chiedeva Gasbarra.
Il corto circuito tra bellezza e scontro fisico è tutto nella testa di chi sta fuori: per loro che in campo mettono la faccia è tutto normale. Rimmel e fango, tackle e biberon, il combattimento e la carezza, tutto stride con l'immagine della donna. Come stride Paola Zangirolami, 23 anni, da Monselice, uno scricchiolo di un metro e 60, con due occhi azzurri e i riccioli biondi, campione d'Italia con il Riviera del Brenta. E' il talento dell'Italia del rugby, ma è con queste forze che dovremo combattere i donnoni del nord, le gigantesse inglesi e quegli altri personaggi sparsi nelle altre squadre come la famosa 'Ugo' della Francia o 'Manolo' della Spagna, così chiamate per la loro scarsa avvenenza.
I commenti più frequenti: ma che le donne giocano a rugby? Oppure: ma le donne devono stare a casa. Oppure: ma che mi stai a prendere in giro. La dimostrazione migliore sarebbe un placcaggio assassino lì sul posto, ma le ragazze fuori dal campo si inteneriscono. "Le belle sono belle e le brutte brutte. C'è chi ha figli e chi è 'maschile'. Ma perché, gli altri sport non tolgono femminilità? Andate a vedere le botte che si danno in una partita di basket" dice Michela Tondinelli, mediano di apertura della Benetton, la squadra che ha introdotto il rugby femminile in Italia negli anni '80, vincendo poi 19 scudetti consecutivi.
A ferirle non è il maschilismo estetico ma la clandestinità in cui vivono. Non ci sono televisioni per loro, niente dirette, quindi niente sponsor. La federazione le onora con una diaria di 26 euro al giorno: Daniela affida la figlia a nonni e zii, le altre prendono le ferie, e c'è chi non fa vacanza per lustri.
E' ancora il mondo del dilettantismo puro e dell'allattamento a bordo campo. "Ma i nostri terzi tempi sono fantastici", leggendario quello di Cagliari, dove le squadre ospiti della Grazia Deledda (come se la Roma o la Lazio si chiamassero Alberto Moravia) vengono festeggiate con malloreddus, culurgiones e seadas. Niente catering, tutto fatto in casa delle giocatrici.
E' l'unica concessione alla cultura della donna così com'è stata codificata da chi la vuole casalinga e mamma: ma giocare a rugby è una forma di protesta o di emancipazione? "So soltanto che giocare vuol dire avere coraggio, mettersi alla prova, accettare le sfide. E poi ci piace il contatto fisico", dice Daniela. Il piacere dell'uno contro uno contrapposto all'uno contro uno con il figlio o il marito: forse allenarsi a questo per quello o viceversa. I numeri del movimento rugbistico femminile però sono indicativi: le tesserate 4 anni fa erano 1000, oggi sono 4000, delle quali l'80% ragazze sotto i 16 anni, probabilmente arrivate al rugby dopo avere visto i fratelli Bergamasco nel Sei Nazioni.
Lo dicono tutte: il confronto con i maschi è sempre presente. Forse i numeri sono troppo piccoli per rivelare una tendenza sociologica ma è significativo un altro dato: sotto Roma non ci sono squadre ma sperdute unità, eroine sole in campi spelacchiati della Sicilia. "Una vergogna" mugugna Giuliana Campanella, che è messinese, protagonista di una stagione in cui a Messina una squadra, e forte, c'era. Giuliana vive nel paradiso del rugby: e avere un marito neozelandese aiuta nel babysitteraggio. La Zangirolami insegna e studia, la Gini è contabile, la Facchini è veterinario, le sorelle Schiavon, Veronica e Valentina, una laureata in lingue orientali, l'altra è imprenditrice. E' un mondo colto, un'umanità diversa da quella delle veline o delle aspiranti al Grande Fratello. "Ragazze che vogliono apparire per gli altri. Che non rischiano le mani. Che non si sdraiano sulla compagna a terra per proteggerla" dice Daniela. Un mondo colto com'è nella tradizione del rugby, sport delle élite.
Quella volta Twickenham è stato il giorno di gloria della breve storia del rugby femminile: Lo Cicero e qualche altro, che avevano finito da poco la loro partita, si sono fermati a salutare, fare coraggio e a vedere qualche minuto della partita. Un riconoscimento che arriva dai maschi ma è già un inizio. L'impegno della Federugby viene definito da tutte "umano più che economico": le ragazze arrivano al loro Sei Nazioni con solo una settimana di ritiro e nessuna amichevole di preparazione. Ma anche i maschi erano in queste condizioni cinquant'anni fa, senza risultati, senza soldi, senza tv.
"Siamo le più povere delle povere" dicono. In compenso la loro nazionale è la più italiana delle italiane, qui non ci sono equiparate o oriunde o mogli acquisite. Un problema c'è: le azzurre, a partire dalla Zangirolami, sono tutte troppo piccole. Ma le alte, in Italia, ormai vanno tutte a giocare a pallavolo. Basterebbe una vittoria per fare emergere le protagoniste di un mondo che è fatto di botte, di lividi che passano nella notte e il giorno dopo c'è il bambino da portare all'asilo o l'ufficio da raggiungere. Per ascoltare poi la solita frase: donne e rugby, ma che mi stai a prendere in giro?
(30 gennaio 2008)
da www.repubblica.it
Oltre a quello che parte sabato c'è il Sei nazioni della nazionale femminile
Mischie, palccaggi e biberon a bordo campo. Sfida al più maschiel degli sport
Rugby, rimmel e fango
le ragazze che fanno meta
di CORRADO SANNUCCI
ROMA - Gli uomini della mischia, dicono di se stesse quando s'ammucchiano contro le avversarie. Ma non sono uomini, sono donne. "E' un modo di dire. Quello corretto, le donne della mischia, forse farebbe ridere". Giuliana Campanella è arrivata da Auckland con i due figli per poter essere in campo venerdì a Dublino contro l'Irlanda nella prima partita del Sei Nazioni femminile di rugby.
"Quando prolungo l'allenamento e preparo qualche calcio tra i pali Patrick, che ha tre anni, mi fa 'the last one, mommy, please', mentre Chiara che ha sei mesi bruca il prato". Daniela Gini è romana, capitana della Red&Blu, figlia di giocatore e moglie di giocatore, come gran parte di questa tribù di ragazze che è cresciuta con il rugby in famiglia. "Era il novembre 2005, sono andata in meta, mi si è storto il piede con frattura dei malleoli e del perone. Li ho rigirati, rimettendoli a posto con le mie mani. Al medico che mi portava fuori e scherzava ho detto: se non piango non vuol dire che non mi faccia male". Daniela è la faccia glamour della nazionale, con un suo generoso decolletè ha fatto la sua apparizione-choc a una manifestazione nella provincia di Roma: possono essere così le giocatrici di rugby?, si chiedeva Gasbarra.
Il corto circuito tra bellezza e scontro fisico è tutto nella testa di chi sta fuori: per loro che in campo mettono la faccia è tutto normale. Rimmel e fango, tackle e biberon, il combattimento e la carezza, tutto stride con l'immagine della donna. Come stride Paola Zangirolami, 23 anni, da Monselice, uno scricchiolo di un metro e 60, con due occhi azzurri e i riccioli biondi, campione d'Italia con il Riviera del Brenta. E' il talento dell'Italia del rugby, ma è con queste forze che dovremo combattere i donnoni del nord, le gigantesse inglesi e quegli altri personaggi sparsi nelle altre squadre come la famosa 'Ugo' della Francia o 'Manolo' della Spagna, così chiamate per la loro scarsa avvenenza.
I commenti più frequenti: ma che le donne giocano a rugby? Oppure: ma le donne devono stare a casa. Oppure: ma che mi stai a prendere in giro. La dimostrazione migliore sarebbe un placcaggio assassino lì sul posto, ma le ragazze fuori dal campo si inteneriscono. "Le belle sono belle e le brutte brutte. C'è chi ha figli e chi è 'maschile'. Ma perché, gli altri sport non tolgono femminilità? Andate a vedere le botte che si danno in una partita di basket" dice Michela Tondinelli, mediano di apertura della Benetton, la squadra che ha introdotto il rugby femminile in Italia negli anni '80, vincendo poi 19 scudetti consecutivi.
A ferirle non è il maschilismo estetico ma la clandestinità in cui vivono. Non ci sono televisioni per loro, niente dirette, quindi niente sponsor. La federazione le onora con una diaria di 26 euro al giorno: Daniela affida la figlia a nonni e zii, le altre prendono le ferie, e c'è chi non fa vacanza per lustri.
E' ancora il mondo del dilettantismo puro e dell'allattamento a bordo campo. "Ma i nostri terzi tempi sono fantastici", leggendario quello di Cagliari, dove le squadre ospiti della Grazia Deledda (come se la Roma o la Lazio si chiamassero Alberto Moravia) vengono festeggiate con malloreddus, culurgiones e seadas. Niente catering, tutto fatto in casa delle giocatrici.
E' l'unica concessione alla cultura della donna così com'è stata codificata da chi la vuole casalinga e mamma: ma giocare a rugby è una forma di protesta o di emancipazione? "So soltanto che giocare vuol dire avere coraggio, mettersi alla prova, accettare le sfide. E poi ci piace il contatto fisico", dice Daniela. Il piacere dell'uno contro uno contrapposto all'uno contro uno con il figlio o il marito: forse allenarsi a questo per quello o viceversa. I numeri del movimento rugbistico femminile però sono indicativi: le tesserate 4 anni fa erano 1000, oggi sono 4000, delle quali l'80% ragazze sotto i 16 anni, probabilmente arrivate al rugby dopo avere visto i fratelli Bergamasco nel Sei Nazioni.
Lo dicono tutte: il confronto con i maschi è sempre presente. Forse i numeri sono troppo piccoli per rivelare una tendenza sociologica ma è significativo un altro dato: sotto Roma non ci sono squadre ma sperdute unità, eroine sole in campi spelacchiati della Sicilia. "Una vergogna" mugugna Giuliana Campanella, che è messinese, protagonista di una stagione in cui a Messina una squadra, e forte, c'era. Giuliana vive nel paradiso del rugby: e avere un marito neozelandese aiuta nel babysitteraggio. La Zangirolami insegna e studia, la Gini è contabile, la Facchini è veterinario, le sorelle Schiavon, Veronica e Valentina, una laureata in lingue orientali, l'altra è imprenditrice. E' un mondo colto, un'umanità diversa da quella delle veline o delle aspiranti al Grande Fratello. "Ragazze che vogliono apparire per gli altri. Che non rischiano le mani. Che non si sdraiano sulla compagna a terra per proteggerla" dice Daniela. Un mondo colto com'è nella tradizione del rugby, sport delle élite.
Quella volta Twickenham è stato il giorno di gloria della breve storia del rugby femminile: Lo Cicero e qualche altro, che avevano finito da poco la loro partita, si sono fermati a salutare, fare coraggio e a vedere qualche minuto della partita. Un riconoscimento che arriva dai maschi ma è già un inizio. L'impegno della Federugby viene definito da tutte "umano più che economico": le ragazze arrivano al loro Sei Nazioni con solo una settimana di ritiro e nessuna amichevole di preparazione. Ma anche i maschi erano in queste condizioni cinquant'anni fa, senza risultati, senza soldi, senza tv.
"Siamo le più povere delle povere" dicono. In compenso la loro nazionale è la più italiana delle italiane, qui non ci sono equiparate o oriunde o mogli acquisite. Un problema c'è: le azzurre, a partire dalla Zangirolami, sono tutte troppo piccole. Ma le alte, in Italia, ormai vanno tutte a giocare a pallavolo. Basterebbe una vittoria per fare emergere le protagoniste di un mondo che è fatto di botte, di lividi che passano nella notte e il giorno dopo c'è il bambino da portare all'asilo o l'ufficio da raggiungere. Per ascoltare poi la solita frase: donne e rugby, ma che mi stai a prendere in giro?
(30 gennaio 2008)
"La penna dolcissima intinta nell'arsenico" (Cit.)
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Sul sito ufficiale dle 6N cè anche la sezione dedicata alle donne
http://www.rbs6nations.com/en/women/172.php
Fri 1st Feb 08 14:40 Ireland v Italy St Marys RFC, Dublin
Sat 2nd Feb 08 14:30 England v Wales London Irish Amateur RFC, Middlesex
Sun 3rd Feb 08 12:00 Scotland v France Meggetland Stadium, Edinburgh
Sat 9th Feb 08 14:30 Italy v England Stadio Tre Fontane, Rome
Sun 10th Feb 08 13:00 Wales v Scotland Taffs Wells RFC, Cardiff
Sun 10th Feb 08 15:00 France v Ireland St Gratien, nr Paris
Fri 22nd Feb 08 18:00 Ireland v Scotland St Marys RFC, Dublin
Sat 23rd Feb 08 16:00 France v England Bergerac, nr Agen
Sun 24th Feb 08 13:00 Wales v Italy Taffs Wells RFC, Cardiff
Fri 7th Mar 08 19:30 Ireland v Wales St Marys RFC, Dublin
Sat 8th Mar 08 12:00 Scotland v England Meggetland Stadium, Edinburgh
Sat 8th Mar 08 16:00 France v Italy Stade Pompidou, Valence, nr Lyon
Sat 15th Mar 08 13:00 Wales v France Taffs Wells, Cardiff
Sat 15th Mar 08 16:45 England v Ireland London Irish Amateur RFC, Middlesex
Sun 16th Mar 08 14:30 Italy v Scotland Stadio Comunale, Mira, nr Venice
----------------------------
Domanda 1: si sa nulla dei biglietti per le partite casalinghe?
Domanda 2: nessuna tv farà vedere il 6N femminile?...almeno le partite casalinghe?
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Domanda 1: si sa nulla dei biglietti per le partite casalinghe?
Domanda 2: nessuna tv farà vedere il 6N femminile?...almeno le partite casalinghe?
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Non basta una prima frazione di gioco da incorniciare, alla Nazionale Femminile del duo Granatelli-Ermolli, per festeggiare il primo successo nel 6 Nazioni in rosa.
Al St. Marys di Dublino le Azzurre capitanate da Paola Zangirolami, nel match inaugurale del Torneo edizione 2008, hanno tenuto in scacco le padrone di casa dell’Irlanda per tutta la prima frazione di gioco, terminata con uno 0-0 d’altri tempi.
Ma nella ripresa la maggiore esperienza internazionale del XV in verde, trascinato dal pubblico di casa, si è fatta sentire e l’Italia ha finito per aprire le maglie della propria difesa.
19-0 per l’Irlanda il risultato finale e per l’Italia femminile, alla sua seconda edizione nel 6 Nazioni, appuntamento con il successo rimandato.
La settimana prossima Zangirolami&C saranno al Tre Fontane di Roma per affrontare, sabato 9 febbraio alle ore 19.30, l’Inghilterra.
Al St. Marys di Dublino le Azzurre capitanate da Paola Zangirolami, nel match inaugurale del Torneo edizione 2008, hanno tenuto in scacco le padrone di casa dell’Irlanda per tutta la prima frazione di gioco, terminata con uno 0-0 d’altri tempi.
Ma nella ripresa la maggiore esperienza internazionale del XV in verde, trascinato dal pubblico di casa, si è fatta sentire e l’Italia ha finito per aprire le maglie della propria difesa.
19-0 per l’Irlanda il risultato finale e per l’Italia femminile, alla sua seconda edizione nel 6 Nazioni, appuntamento con il successo rimandato.
La settimana prossima Zangirolami&C saranno al Tre Fontane di Roma per affrontare, sabato 9 febbraio alle ore 19.30, l’Inghilterra.
Giocherò finchè avrò voglia di superare me stesso su un terreno di gioco, finchè la vittoria conterà molto per me...
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Ma porca la vacca dopo il risultato dell'anno scorso contro l'irlanda non immaginavo un sconfitta cosi cacchio.
Cmq ne parlan molto bene per il primo tempo, peccato davvero...dispiaciuta ancora di piu perchè ci sono anche due della mia squadra ;P
Cmq ne parlan molto bene per il primo tempo, peccato davvero...dispiaciuta ancora di piu perchè ci sono anche due della mia squadra ;P
Don't try to convince me with messages from God
You accuse us of sins committed by yourselves
It's easy to condemn without looking in the mirror
Eternal silence cries out for justice
Forgiveness is not for sale
Nor is the will to forget
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Io non sono una grande esperta di rugby femminile, ma se penso a come sono trattate le donne in confronto agli uomini e a come sono seguite..trovo che una differenza di 19 punti sia eroica: proviamo a vedere dopo quanto gli azzurri sono riusciti a limitare a meno di 30 o 40 o 50 punti durante le partite del 6 nazioni!
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Dublino-St.Marys, 1 febbraio 2008
RBS 6 Nazioni 2008 femminile, I giornata
IRLANDA – ITALIA 19-0 (0-0)
Irlanda: Belton (cap, 31’ st. Briggs)); Cantwell (29’ st. Davis), Kelly, Houston, Davitt; O’Sullivan J., Rosser (31’ st. Beamish); Brennan, Ryan (31’ st. Austin), O’Sullivan E.; Healy, Mahon (34’ st. O’Loughlin); Barrett (21’ st. Bourke), Lambert (34’ st. Nolan), Coghlan
Italia: Tondinelli; Pizzati, Zangirolami (cap), Schiavon Ve., Mariani; Schiavon Va., Facchini (1’ st. Pagli); Gaudino, Campanella, Pettinelli; Barbini, Gini (37’ st. Fabbri); Severin, Cucchiella, Sanfilippo
Marcatori: s.t. 7’ m. Lambert (5-0); 15’ m. Healy tr. O’Sullivan J. (12-0); 20’ m. Ryan tr. Davitt (19-0)
Note: 20’ pt. giallo Healy (Ir), 19’ st. giallo Pizzati (It)
RBS 6 Nazioni 2008 femminile, I giornata
IRLANDA – ITALIA 19-0 (0-0)
Irlanda: Belton (cap, 31’ st. Briggs)); Cantwell (29’ st. Davis), Kelly, Houston, Davitt; O’Sullivan J., Rosser (31’ st. Beamish); Brennan, Ryan (31’ st. Austin), O’Sullivan E.; Healy, Mahon (34’ st. O’Loughlin); Barrett (21’ st. Bourke), Lambert (34’ st. Nolan), Coghlan
Italia: Tondinelli; Pizzati, Zangirolami (cap), Schiavon Ve., Mariani; Schiavon Va., Facchini (1’ st. Pagli); Gaudino, Campanella, Pettinelli; Barbini, Gini (37’ st. Fabbri); Severin, Cucchiella, Sanfilippo
Marcatori: s.t. 7’ m. Lambert (5-0); 15’ m. Healy tr. O’Sullivan J. (12-0); 20’ m. Ryan tr. Davitt (19-0)
Note: 20’ pt. giallo Healy (Ir), 19’ st. giallo Pizzati (It)
Sembra Talco Ma Non È..
stamo a giocà co la proidiotialleluia ...c'ho un bizantinismo nell'orbe terracqueo..
stamo a giocà co la proidiotialleluia ...c'ho un bizantinismo nell'orbe terracqueo..
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- Iscritto il: 21 lug 2005, 0:00
Gli altri due risultati: Inghilterra-Galles 55-0 e Scozia-Francia 15-41
La classifica marcatrici dopo la prima giornata (fra parentesi le mete)
Claire Allan (Ing) 15 (3)
Aurelie Bailon (Fra) 11
Celine Allainmat (Fra) 10 (2)
Katy McLean (Ing) 6
Catherine Spencer (Ing) 5 (1)
Katherine Merchant (Ing) 5 (1)
Jane Leonard (Ing) 5 (1)
Charlotte Barras (Ing) 5 (1)
Sarah Hunter (Ing) 5 (1)
Michaela Staniford (Ing) 5 (1)
Marie Charlotte Hebel (Fra) 5 (1)
Delphine Plantet (Fra) 5 (1)
Estelle Sartini (Fra) 5 (1)
Caroline Ladagnous (Fra) 5 (1)
Jess Limbert (Irl) 5 (1)
Germaine Healy (Irl) 5 (1)
Sinead Ryan (Irl) 5 (1)
Tanya Griffiths (Sco) 5 (1)
Jilly McCord (Sco) 5 (1)
Sarah Gill (Sco) 5
Alice Richardson (Ing) 4
Jo O'Sullivan (Irl) 2
Grace Davitt (Irl) 2
La classifica marcatrici dopo la prima giornata (fra parentesi le mete)
Claire Allan (Ing) 15 (3)
Aurelie Bailon (Fra) 11
Celine Allainmat (Fra) 10 (2)
Katy McLean (Ing) 6
Catherine Spencer (Ing) 5 (1)
Katherine Merchant (Ing) 5 (1)
Jane Leonard (Ing) 5 (1)
Charlotte Barras (Ing) 5 (1)
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- Località: Hogwarts... (più o meno!!!)
Re: 6 NAZIONI FEMMINILE!
Emy77 ha scritto:Mi è piaciuto e lo riporto, aprendo anche un topic sul 6 Nazioni delle ragazze, che se lo meritano!
da www.repubblica.it
Oltre a quello che parte sabato c'è il Sei nazioni della nazionale femminile
Mischie, palccaggi e biberon a bordo campo. Sfida al più maschiel degli sport
Rugby, rimmel e fango
le ragazze che fanno meta
di CORRADO SANNUCCI
ROMA - Gli uomini della mischia, dicono di se stesse quando s'ammucchiano contro le avversarie. Ma non sono uomini, sono donne. "E' un modo di dire. Quello corretto, le donne della mischia, forse farebbe ridere". Giuliana Campanella è arrivata da Auckland con i due figli per poter essere in campo venerdì a Dublino contro l'Irlanda nella prima partita del Sei Nazioni femminile di rugby.
"Quando prolungo l'allenamento e preparo qualche calcio tra i pali Patrick, che ha tre anni, mi fa 'the last one, mommy, please', mentre Chiara che ha sei mesi bruca il prato". Daniela Gini è romana, capitana della Red&Blu, figlia di giocatore e moglie di giocatore, come gran parte di questa tribù di ragazze che è cresciuta con il rugby in famiglia. "Era il novembre 2005, sono andata in meta, mi si è storto il piede con frattura dei malleoli e del perone. Li ho rigirati, rimettendoli a posto con le mie mani. Al medico che mi portava fuori e scherzava ho detto: se non piango non vuol dire che non mi faccia male". Daniela è la faccia glamour della nazionale, con un suo generoso decolletè ha fatto la sua apparizione-choc a una manifestazione nella provincia di Roma: possono essere così le giocatrici di rugby?, si chiedeva Gasbarra.
Il corto circuito tra bellezza e scontro fisico è tutto nella testa di chi sta fuori: per loro che in campo mettono la faccia è tutto normale. Rimmel e fango, tackle e biberon, il combattimento e la carezza, tutto stride con l'immagine della donna. Come stride Paola Zangirolami, 23 anni, da Monselice, uno scricchiolo di un metro e 60, con due occhi azzurri e i riccioli biondi, campione d'Italia con il Riviera del Brenta. E' il talento dell'Italia del rugby, ma è con queste forze che dovremo combattere i donnoni del nord, le gigantesse inglesi e quegli altri personaggi sparsi nelle altre squadre come la famosa 'Ugo' della Francia o 'Manolo' della Spagna, così chiamate per la loro scarsa avvenenza.
I commenti più frequenti: ma che le donne giocano a rugby? Oppure: ma le donne devono stare a casa. Oppure: ma che mi stai a prendere in giro. La dimostrazione migliore sarebbe un placcaggio assassino lì sul posto, ma le ragazze fuori dal campo si inteneriscono. "Le belle sono belle e le brutte brutte. C'è chi ha figli e chi è 'maschile'. Ma perché, gli altri sport non tolgono femminilità? Andate a vedere le botte che si danno in una partita di basket" dice Michela Tondinelli, mediano di apertura della Benetton, la squadra che ha introdotto il rugby femminile in Italia negli anni '80, vincendo poi 19 scudetti consecutivi.
A ferirle non è il maschilismo estetico ma la clandestinità in cui vivono. Non ci sono televisioni per loro, niente dirette, quindi niente sponsor. La federazione le onora con una diaria di 26 euro al giorno: Daniela affida la figlia a nonni e zii, le altre prendono le ferie, e c'è chi non fa vacanza per lustri.
E' ancora il mondo del dilettantismo puro e dell'allattamento a bordo campo. "Ma i nostri terzi tempi sono fantastici", leggendario quello di Cagliari, dove le squadre ospiti della Grazia Deledda (come se la Roma o la Lazio si chiamassero Alberto Moravia) vengono festeggiate con malloreddus, culurgiones e seadas. Niente catering, tutto fatto in casa delle giocatrici.
E' l'unica concessione alla cultura della donna così com'è stata codificata da chi la vuole casalinga e mamma: ma giocare a rugby è una forma di protesta o di emancipazione? "So soltanto che giocare vuol dire avere coraggio, mettersi alla prova, accettare le sfide. E poi ci piace il contatto fisico", dice Daniela. Il piacere dell'uno contro uno contrapposto all'uno contro uno con il figlio o il marito: forse allenarsi a questo per quello o viceversa. I numeri del movimento rugbistico femminile però sono indicativi: le tesserate 4 anni fa erano 1000, oggi sono 4000, delle quali l'80% ragazze sotto i 16 anni, probabilmente arrivate al rugby dopo avere visto i fratelli Bergamasco nel Sei Nazioni.
Lo dicono tutte: il confronto con i maschi è sempre presente. Forse i numeri sono troppo piccoli per rivelare una tendenza sociologica ma è significativo un altro dato: sotto Roma non ci sono squadre ma sperdute unità, eroine sole in campi spelacchiati della Sicilia. "Una vergogna" mugugna Giuliana Campanella, che è messinese, protagonista di una stagione in cui a Messina una squadra, e forte, c'era. Giuliana vive nel paradiso del rugby: e avere un marito neozelandese aiuta nel babysitteraggio. La Zangirolami insegna e studia, la Gini è contabile, la Facchini è veterinario, le sorelle Schiavon, Veronica e Valentina, una laureata in lingue orientali, l'altra è imprenditrice. E' un mondo colto, un'umanità diversa da quella delle veline o delle aspiranti al Grande Fratello. "Ragazze che vogliono apparire per gli altri. Che non rischiano le mani. Che non si sdraiano sulla compagna a terra per proteggerla" dice Daniela. Un mondo colto com'è nella tradizione del rugby, sport delle élite.
Quella volta Twickenham è stato il giorno di gloria della breve storia del rugby femminile: Lo Cicero e qualche altro, che avevano finito da poco la loro partita, si sono fermati a salutare, fare coraggio e a vedere qualche minuto della partita. Un riconoscimento che arriva dai maschi ma è già un inizio. L'impegno della Federugby viene definito da tutte "umano più che economico": le ragazze arrivano al loro Sei Nazioni con solo una settimana di ritiro e nessuna amichevole di preparazione. Ma anche i maschi erano in queste condizioni cinquant'anni fa, senza risultati, senza soldi, senza tv.
"Siamo le più povere delle povere" dicono. In compenso la loro nazionale è la più italiana delle italiane, qui non ci sono equiparate o oriunde o mogli acquisite. Un problema c'è: le azzurre, a partire dalla Zangirolami, sono tutte troppo piccole. Ma le alte, in Italia, ormai vanno tutte a giocare a pallavolo. Basterebbe una vittoria per fare emergere le protagoniste di un mondo che è fatto di botte, di lividi che passano nella notte e il giorno dopo c'è il bambino da portare all'asilo o l'ufficio da raggiungere. Per ascoltare poi la solita frase: donne e rugby, ma che mi stai a prendere in giro?
(30 gennaio 2008)
vero..bell'articolo.. e tanto rispetto..a chi evidentemente il c@@o se lo fa! e qui..solo per passione!.. complimenti ragazze!
Sono un fungo uacciuà..velenoso..uacciuà!!..
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RE: Re: 6 NAZIONI FEMMINILE!
La formazione per la partita contro l'inghilterra:
15 Michela Tondinelli (Benetton Treviso)
14 Federica Carlet (Benetton Treviso)
13 Silvia Pizzati (Sitam Riviera del Brenta)
12 Paola Zangirolami (Sitam Riviera del Brenta) – capitano
11 Anna Mariani (Red & Blu Roma Rugby)
10 Veronica Schiavon (Richmond, ING)
9 Valentina Schiavon (Sitam Riviera del Brenta)
8 Silvia Gaudino (Monza)
7 Giuliana Campanella (Grazia Deledda Cagliari)
6 Sara Pettinelli (Red & Blu Roma Rugby)
5 Lara Fabbri (Monza)
4 Martina Barbini (Richmond, ING)
3 Flavia Severin (Benetton Treviso)
2 Elisa Cucchiella (Utensildodi Piacenza)
1 Cristina Sanfilippo (Red & Blu Roma Rugby)
A disposizione
16 Veronica Ceradini (Sitam Riviera del Brenta)
17 Greta Petese (Monza)
18 Alessandra Mestriner (Orso Biella)
19 Daniela Gini (Red & Blu Roma Rugby)
20 Licia Stefan (Benetton Treviso)
21 Elisa Facchini (Benetton Treviso)
22 Samatha Pagli (Utensildodi Piacenza)
un bel mix tra giovani leve e ragazze con esperienze...
e si rivede lara fabbri che torna in nazionale a 38 anni.
quindi.. per la mia Lara, capitano delle Foxy, voglio dire che c'è ancora speranza!!!
15 Michela Tondinelli (Benetton Treviso)
14 Federica Carlet (Benetton Treviso)
13 Silvia Pizzati (Sitam Riviera del Brenta)
12 Paola Zangirolami (Sitam Riviera del Brenta) – capitano
11 Anna Mariani (Red & Blu Roma Rugby)
10 Veronica Schiavon (Richmond, ING)
9 Valentina Schiavon (Sitam Riviera del Brenta)
8 Silvia Gaudino (Monza)
7 Giuliana Campanella (Grazia Deledda Cagliari)
6 Sara Pettinelli (Red & Blu Roma Rugby)
5 Lara Fabbri (Monza)
4 Martina Barbini (Richmond, ING)
3 Flavia Severin (Benetton Treviso)
2 Elisa Cucchiella (Utensildodi Piacenza)
1 Cristina Sanfilippo (Red & Blu Roma Rugby)
A disposizione
16 Veronica Ceradini (Sitam Riviera del Brenta)
17 Greta Petese (Monza)
18 Alessandra Mestriner (Orso Biella)
19 Daniela Gini (Red & Blu Roma Rugby)
20 Licia Stefan (Benetton Treviso)
21 Elisa Facchini (Benetton Treviso)
22 Samatha Pagli (Utensildodi Piacenza)
un bel mix tra giovani leve e ragazze con esperienze...
e si rivede lara fabbri che torna in nazionale a 38 anni.
quindi.. per la mia Lara, capitano delle Foxy, voglio dire che c'è ancora speranza!!!
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RE: Re: 6 NAZIONI FEMMINILE!
February 2008, 6:05 pm
Match report by Julia Hutton
England Women run in 12 tries in RBS 6 Nations Italy win
England Women racked up a cricket score victory against Italy in the second round of the RBS 6 Nations on Saturday at the Stadio Tre Fontane in Rome.
England Women run in 12 tries in RBS 6 Nations Italy win
England 76 Italy 6
England Women racked up a cricket score victory against Italy in the second round of the RBS 6 Nations on Saturday at the Stadio Tre Fontane in Rome.
Gary Street’s side ran in a massive 12 ties to claim their second win on the bounce as they stay on track in their bid to win a third and unprecedented Glam Slam win in six nations history.
Saracens fullback Charlotte Barras, Clifton wing Danielle Waterman and Worcester wing Katherine Merchant all claimed braces of tries, while Henley prop Rochelle Clark, Saracens flanker Maggie Alphonsi, Wasps wing Michaela Staniford and Wasps forwards Jane Leonard and Jo McGilchrist also claimed touchdowns. Between fly-halves Alice Richardson and Katy McLean, they kicked eight conversions and 16 points.
Italy, however, were the team to draw first blood and did so with a drop goal from fly-half Veronica Schiavon after just three minutes. The early points on the board didn’t rattle England though and prop Clark got the tourist off the mark with an 8th minute try after a quick tap penalty saw scrum-half Amy Turner set-up Clark who ploughed her way over the line. Richardson converted.
On ten and 22 minutes Barras claimed her two touchdowns, which saw the Saracens fullback take an excellent solo score while Sarah Beale set her up for her second.
On 28 minutes Saracens’ Maggie Alphonsi claimed her first try of the season when Staniford off-loaded to Claire Allan and then Alphonsi who ran in easily for a great support try. Richardson again converted.
Waterman claimed the first of her two tries on 30 minutes before Staniford handed England a 40-3 lead at half-time when a perfectly executed Richardson cross-field kick saw the Wasps winger gather up and touch down.
Italy clawed back a penalty immediately after the restart when England were a player down with the sin-binning of Waterman, but with the defending champions pulling on the reserves, making six changes at once, the fresh legs soon paid dividends.
Super-sub Merchant claimed the first of her two tries which saw her score from 50 metres out on her first touch of the ball and also out-class three of Italy’s defenders. McLean then converted.
Wasps and Army player Leonard then had her chance when the ball, after several phases of play, was offloaded by Katy Storie to Leonard to score on 57 minutes.
Just moments later and Massarella had her chance on 61 minutes when the ball was kept alive through contact and Leonard unselfishly set-up the Saracens fullback. McLean again converted.
Another substitute Jo McGilchrist then claimed her first score after an excellent finish form 30 metres out, before Merchant and Waterman finished off proceedings with their second tries to record a 76-6 win on Italian soil.
England Head Coach Street said: “This is a really pleasing performance that saw several flashes of excellent play. What was especially pleasing was the continuity of play which kept the ball alive and enabled us to score so many tries.
“Again, we made some errors which we must improve on but after a closely fought game against the Italian a year ago I am really pleased with this result.”
England
1 Sophie Hemming (Clifton), 2 Amy Garnett (Saracens), 3 Rochelle Clark (Henley), 4 Tamara Taylor (Darlington Mowden Park Sharks), 5 Sarah Beale (Leos), 6 Karen Jones (Richmond), 7 Margaret Alphonsi (Saracens), 8 Catherine Spencer (C) (Worcester), 9 Amy Turner (Richmond), 10 Alice Richardson (Richmond), 11 Danielle Waterman (Clifton), 12 Rachael Burford (Saracens), 13 Claire Allan (Saracens), 14 Michaela Staniford (Wasps), 15 Charlotte Barras (Saracens). Replacements: Samantha Dale (Worcester), 17 Katy Storie (Blaydon), 18 Joanna McGilchrist (Wasps), 19 Jane Leonard (Wasps/Army), 20 Katy McLean (Darlington Mowden Park Sharks), 21 Katherine Merchant (Worcester), 22 Victoria Massarella (Saracens). Head Coach Gary Street, Assistant Coach Graham Smith.
Tries: Clark, Barras (2), Alphonsi, Waterman (2), Staniford, Merchant (2), Leonard, Masseralla, McGilchrist.
Conversions: Richardson (5), McLean (3)
Penalties:
Substitutions: Leonard for Alphonsi, McLean for Richardson, Storie for Clark, Massarella for Barras, Merchant for Staniford, McGilchrist for Spencer (all 52 mins), Dale for Garnett (61).
Italy
1 SANFILIPPO MARIA (RED & BLU RUGBY RUGBY ASD), 2 CUCCHIELLA ELISA (UTENSILERIA LE LUPE PIACENZA), 3 SEVERIN FLAVIA (BENETTON RUGBY TREVISO), 4 BARBINI MARTINA (SITAM RIVIERA DEL BRENTA), 5 FABBRI LARA (ASD RUGBY MONZA 1949), 6 CAMPANELLA GIULIANA (ASD GRAZIA DELEDDA CAGLIARI), 7 PETTINELLI SARA (RED & BLU RUGBY RUGBY ASD), 8 GAUDINO SILVIA (ASD RUGBY MONZA 1949), 9 SCHIAVON VALENTINA (SITAM RIVIERA DEL BRENTA), 10 SCHIAVON VERONICA (SITAM RIVIERA DEL BRENTA), 11 MARIANI ANNA (RED & BLU RUGBY RUGBY ASD), 12 ZANGIROLAMI PAOLA (SITAM RIVIERA DEL BRENTA), 13 PIZZATI SILVIA (SITAM RIVIERA DEL BRENTA), 14 CARLET FEDERICA (BENETTON RUGBY TREVISO), 15 TONDINELLI MICHELA (BENETTON RUGBY TREVISO), 16 MESTRINER ALESSANDRA (L'ORSO RUGBY CLUB ASD), 17 CERADINI VERONICA (SITAM RIVIERA DEL BRENTA), 18 PETESE GRETA (ASD RUGBY MONZA 1949), 19 STEFAN LICIA (BENETTON RUGBY TREVISO), 20 GINI DANIELA (RED & BLU RUGBY RUGBY ASD), 21 BRATUSCH GIULIA (ASD CIDIESSE RUGBY PESARO), 22 PAGLI SAMANTHA (UTENSILERIA LE LUPE PIACENZA).
Tries:
Conversions:
Penalties: ZANGIROLAMI PAOLA
Drop Goals: SCHIAVON VERONICA
Referee: Leighton Hodges
England RBS 6 Nations Fixtures
February 2nd England v Wales, London Irish RFC, Sunbury KO 230pm WON 55-0
February 9th Italy v England, Stadio Tre Fontane, Rome, KO 230pm local time WON 76-6
February 23rd France v England, Bergerac, nr Agen, KO 4pm local time
March 8th Scotland v England Meggetland Stadium, Edinburgh KO12pm
March 15th England v Ireland, London Irish RFC, Sunbury KO 445pm
Ends…
Match report by Julia Hutton
England Women run in 12 tries in RBS 6 Nations Italy win
England Women racked up a cricket score victory against Italy in the second round of the RBS 6 Nations on Saturday at the Stadio Tre Fontane in Rome.
England Women run in 12 tries in RBS 6 Nations Italy win
England 76 Italy 6
England Women racked up a cricket score victory against Italy in the second round of the RBS 6 Nations on Saturday at the Stadio Tre Fontane in Rome.
Gary Street’s side ran in a massive 12 ties to claim their second win on the bounce as they stay on track in their bid to win a third and unprecedented Glam Slam win in six nations history.
Saracens fullback Charlotte Barras, Clifton wing Danielle Waterman and Worcester wing Katherine Merchant all claimed braces of tries, while Henley prop Rochelle Clark, Saracens flanker Maggie Alphonsi, Wasps wing Michaela Staniford and Wasps forwards Jane Leonard and Jo McGilchrist also claimed touchdowns. Between fly-halves Alice Richardson and Katy McLean, they kicked eight conversions and 16 points.
Italy, however, were the team to draw first blood and did so with a drop goal from fly-half Veronica Schiavon after just three minutes. The early points on the board didn’t rattle England though and prop Clark got the tourist off the mark with an 8th minute try after a quick tap penalty saw scrum-half Amy Turner set-up Clark who ploughed her way over the line. Richardson converted.
On ten and 22 minutes Barras claimed her two touchdowns, which saw the Saracens fullback take an excellent solo score while Sarah Beale set her up for her second.
On 28 minutes Saracens’ Maggie Alphonsi claimed her first try of the season when Staniford off-loaded to Claire Allan and then Alphonsi who ran in easily for a great support try. Richardson again converted.
Waterman claimed the first of her two tries on 30 minutes before Staniford handed England a 40-3 lead at half-time when a perfectly executed Richardson cross-field kick saw the Wasps winger gather up and touch down.
Italy clawed back a penalty immediately after the restart when England were a player down with the sin-binning of Waterman, but with the defending champions pulling on the reserves, making six changes at once, the fresh legs soon paid dividends.
Super-sub Merchant claimed the first of her two tries which saw her score from 50 metres out on her first touch of the ball and also out-class three of Italy’s defenders. McLean then converted.
Wasps and Army player Leonard then had her chance when the ball, after several phases of play, was offloaded by Katy Storie to Leonard to score on 57 minutes.
Just moments later and Massarella had her chance on 61 minutes when the ball was kept alive through contact and Leonard unselfishly set-up the Saracens fullback. McLean again converted.
Another substitute Jo McGilchrist then claimed her first score after an excellent finish form 30 metres out, before Merchant and Waterman finished off proceedings with their second tries to record a 76-6 win on Italian soil.
England Head Coach Street said: “This is a really pleasing performance that saw several flashes of excellent play. What was especially pleasing was the continuity of play which kept the ball alive and enabled us to score so many tries.
“Again, we made some errors which we must improve on but after a closely fought game against the Italian a year ago I am really pleased with this result.”
England
1 Sophie Hemming (Clifton), 2 Amy Garnett (Saracens), 3 Rochelle Clark (Henley), 4 Tamara Taylor (Darlington Mowden Park Sharks), 5 Sarah Beale (Leos), 6 Karen Jones (Richmond), 7 Margaret Alphonsi (Saracens), 8 Catherine Spencer (C) (Worcester), 9 Amy Turner (Richmond), 10 Alice Richardson (Richmond), 11 Danielle Waterman (Clifton), 12 Rachael Burford (Saracens), 13 Claire Allan (Saracens), 14 Michaela Staniford (Wasps), 15 Charlotte Barras (Saracens). Replacements: Samantha Dale (Worcester), 17 Katy Storie (Blaydon), 18 Joanna McGilchrist (Wasps), 19 Jane Leonard (Wasps/Army), 20 Katy McLean (Darlington Mowden Park Sharks), 21 Katherine Merchant (Worcester), 22 Victoria Massarella (Saracens). Head Coach Gary Street, Assistant Coach Graham Smith.
Tries: Clark, Barras (2), Alphonsi, Waterman (2), Staniford, Merchant (2), Leonard, Masseralla, McGilchrist.
Conversions: Richardson (5), McLean (3)
Penalties:
Substitutions: Leonard for Alphonsi, McLean for Richardson, Storie for Clark, Massarella for Barras, Merchant for Staniford, McGilchrist for Spencer (all 52 mins), Dale for Garnett (61).
Italy
1 SANFILIPPO MARIA (RED & BLU RUGBY RUGBY ASD), 2 CUCCHIELLA ELISA (UTENSILERIA LE LUPE PIACENZA), 3 SEVERIN FLAVIA (BENETTON RUGBY TREVISO), 4 BARBINI MARTINA (SITAM RIVIERA DEL BRENTA), 5 FABBRI LARA (ASD RUGBY MONZA 1949), 6 CAMPANELLA GIULIANA (ASD GRAZIA DELEDDA CAGLIARI), 7 PETTINELLI SARA (RED & BLU RUGBY RUGBY ASD), 8 GAUDINO SILVIA (ASD RUGBY MONZA 1949), 9 SCHIAVON VALENTINA (SITAM RIVIERA DEL BRENTA), 10 SCHIAVON VERONICA (SITAM RIVIERA DEL BRENTA), 11 MARIANI ANNA (RED & BLU RUGBY RUGBY ASD), 12 ZANGIROLAMI PAOLA (SITAM RIVIERA DEL BRENTA), 13 PIZZATI SILVIA (SITAM RIVIERA DEL BRENTA), 14 CARLET FEDERICA (BENETTON RUGBY TREVISO), 15 TONDINELLI MICHELA (BENETTON RUGBY TREVISO), 16 MESTRINER ALESSANDRA (L'ORSO RUGBY CLUB ASD), 17 CERADINI VERONICA (SITAM RIVIERA DEL BRENTA), 18 PETESE GRETA (ASD RUGBY MONZA 1949), 19 STEFAN LICIA (BENETTON RUGBY TREVISO), 20 GINI DANIELA (RED & BLU RUGBY RUGBY ASD), 21 BRATUSCH GIULIA (ASD CIDIESSE RUGBY PESARO), 22 PAGLI SAMANTHA (UTENSILERIA LE LUPE PIACENZA).
Tries:
Conversions:
Penalties: ZANGIROLAMI PAOLA
Drop Goals: SCHIAVON VERONICA
Referee: Leighton Hodges
England RBS 6 Nations Fixtures
February 2nd England v Wales, London Irish RFC, Sunbury KO 230pm WON 55-0
February 9th Italy v England, Stadio Tre Fontane, Rome, KO 230pm local time WON 76-6
February 23rd France v England, Bergerac, nr Agen, KO 4pm local time
March 8th Scotland v England Meggetland Stadium, Edinburgh KO12pm
March 15th England v Ireland, London Irish RFC, Sunbury KO 445pm
Ends…