Appunto nel Campionato Riserve dedicato alle seconde squadre di B e C, come esisteva una volta o in una serie D amatoriale senza obbligatorietà e quant'altro.erin ha scritto:Ma, io la vedo difficile, nel senso che se un club ha una squadra in C, dove la piazza l'altra?Tanu ha scritto:
Basterebbe ricostruire il Campionato per le seconde squadre di serie C... con liste aperte, sarebbe anche motivante per un giovane che magari ambisce alla prima squadra di Serie B o C ...
Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
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Re: Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
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Re: Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
Io questa Under 23 la vedo proprio come una cosa del genere.Tanu ha scritto: Appunto nel Campionato Riserve dedicato alle seconde squadre di B e C, come esisteva una volta o in una serie D amatoriale senza obbligatorietà e quant'altro.
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Re: Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
Concordo! non tutti giocano o possono giocare nell'alto livello o in A/B per cui un campionato U.23 mi sembra ottimo!erin ha scritto:Andrea, il giovane della Benetton o degli Aironi deve essere pronto per la ribalta internazionale.andrea12 ha scritto:Io continuo a non capire.
Il nostro sistema non funziona perchè non prepara i giovani per il livello più alto.
Le riforme e i tentativi di miglioramento vanno fatti in basso!
ma chi se ne frega dell'U.20 (che hanno praticamente ammazzato) o dell'U.23 che è un ibrido che soddisferà pochissimi.
Il vero problema è la mancanza di formazione entro i 17/18 anni.........
Dappertutto il 18enne o è pronto per il livello internazionale o per la categoria seniores. Punto
da noi no! E non è che inventandosi la U.23 cambierà qualcosa in meglio, se non la perdita di una o più categorie, ma di fine-formazione
Buon anno e buon rugby
Il giovane del Forlì, anche quello brocchissimo, deve continuare a rimanere attaccato all'ambiente
per una serie di motivi. E vuole giocare. Per cui dobbiamo trovare una soluzione.
L'U23 potrebbe essere un tentativo. Poi magari sarà una cavolata pazzesca, vedremo.
buon anno a tutti
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Re: Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
Le opinioni di Erin e di Jad vanno benissimo, proprio perchè opinioni (così come le mie). Però il problema, per il rugby italiano, non sta nella creazione di una U.23 ma nella formazione dei giovani. Non si può pensare di migliorare l'assetto generale inventandosi una categoria come la U.23. Poi, che a qualcuno torni comoda, va benissimo, e forse anche per fortuna. Ma il problema rimane sempre lo stesso: giovani che diventano "vecchi" senza migliorarsi, e nessuna innovazione nella formazione. Poi, in clima di festività va bene tutto, ma pensare che il rugby italiano migliorerà in virtù della nuova U.23, è a dir poco paradossale. Di giovani e di donne (NEL SENSO DI RUGBY FEMMINILE) non se ne parla mai...........ma a me della serie C, U.23 e per certi versi serie B non mi frega niente perchè i "giochi" sono già fatti. Che conta è il prima
Buon rugby e buon anno
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Re: Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
Ragionamento condivisibile Andrea.
Ma la colpa è della FIR o delle Franchige? Se Treviso va a pescare l'apertura in Sud Africa
rispedendo Marcato in Top10 è colpa della FIR? Se gli Aironi investono in Dumas (o come si chiama)
e lasciano altri italiani e/o giovani in panca è colpa della FIR?
Io credo che la FIR stia investendo parecchio nei giovani e le 4 Accademie, unitamente
ai corsi di formazione di tecnici regionali, ne sono un esempio. Poi che tutto sia migliorabile e che tutto sia perfezionabile
è palese.
Purtroppo mettere d'accordo tutti è impossibile.
Buon Anno Ovale a tutti.
Ma la colpa è della FIR o delle Franchige? Se Treviso va a pescare l'apertura in Sud Africa
rispedendo Marcato in Top10 è colpa della FIR? Se gli Aironi investono in Dumas (o come si chiama)
e lasciano altri italiani e/o giovani in panca è colpa della FIR?
Io credo che la FIR stia investendo parecchio nei giovani e le 4 Accademie, unitamente
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Re: Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
Andrea12, a sentire Ascione la settimana scorsa a Mestre la federazione ha a cuore proprio U14 e U16. Stanno rafforzando di anno in anno la U14, in questo modo: l'anno prossimo per allenare l'U14 ci vorrà il primo livello; ci saranno più incentivi nel progetto rugby di base (anche le scuole che faranno un'U14 tutorata varranno per questo); forse faranno un campionato. Poi forse di cose da migliorare ce ne sono, dicono di mandare suggerimenti alla mail dell'ufficio tecnico. Non so quanti di quelli che polemizzano l'hanno fatto; io tempo fa l'ho fatto, anche in modo un po' incazzoso, e mi hanno risposto discutendo punto per punto.andrea12 ha scritto:Le opinioni di Erin e di Jad vanno benissimo, proprio perchè opinioni (così come le mie). Però il problema, per il rugby italiano, non sta nella creazione di una U.23 ma nella formazione dei giovani. Non si può pensare di migliorare l'assetto generale inventandosi una categoria come la U.23. Poi, che a qualcuno torni comoda, va benissimo, e forse anche per fortuna. Ma il problema rimane sempre lo stesso: giovani che diventano "vecchi" senza migliorarsi, e nessuna innovazione nella formazione. Poi, in clima di festività va bene tutto, ma pensare che il rugby italiano migliorerà in virtù della nuova U.23, è a dir poco paradossale. Di giovani e di donne (NEL SENSO DI RUGBY FEMMINILE) non se ne parla mai...........ma a me della serie C, U.23 e per certi versi serie B non mi frega niente perchè i "giochi" sono già fatti. Che conta è il prima
Buon rugby e buon anno
Un'altra possibilità sarebbe aprire un topic sui miglioramenti possibili per l'U14, mi sembra che tu abbia idee, perché non ci provi? Io avrei voglia di seguirti, non ho le idee chiarissime ma ho voglia di capire, dopo due anni di esperienza, sia sul piano normativo/regolamentare sia su quello sportivo (per esempio farei le squadre per anno, incentivando chi ci riesce, in modo che il lavoro dei club fosse più affine a quello delle accademie; e in questo caso suggerirei anche di stabilire a livello Fir delle linee guida per la progressione delle competenze dei giocatori dal primo al secondo anno: cosa devono saper fare quando arrivano in U16? Così aiuterebbero quei club che non hanno un progetto specifico, specie se ci fossero più tecnici federali che girano per i campi).
Marco
BUON ANNO!
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Re: Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
Ranghibus, accetto il suggerimento, ben sapendo di non avere verità assolute da insegnare ad alcuno. Mi metterò a pensare a qualcosa dopo il 10 (adesso sto partendo per il Galles) e lo posterò, però, non qui ma sulla didattica.
Buone feste, buon rugby
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Re: Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
Alla fine dei discorsi ci resta una certezza sulla U.23 :
- Non potrà essere un campionato competitivo e difficile perchè finirebbe con il costare troppo
- Quindi diventerà una via di mezzo fra serie B-C amatoriale , con gironi limitati regionalmente
Potrebbe avere anche un effetto positivo sui praticanti, permettendo di "recuperare" diversi "vecchietti" , purtroppo avrà solo effetti negativi
sulla crescita tecnica e sullo sviluppo - potrebbe avere addirittura l'effetto di rafforzare ancor di più le zone "classiche" (il CIV potrebbe fare un campionato U.23 di livello MOLTO elevato, e con almeno 5-6 squadre competitive su una dozzina , ma gli altri?), di certo non quello di favorire la crescita numerica e la diffusione.
non mi stupisce invece che si parli di ulteriori finanziamenti per il "progetto scuola" , della cui applicazione nel veneto penso tutto il male possibile (specie per il rapporto costi/benefici) visto che ci si avvicina a future elezioni federali.
Alla fine la formazione dei 18-19 enni viene praticamente riservata in modo pressochè esclusivo alle Accademie FIR ... cosa secondo me pessima.
- Non potrà essere un campionato competitivo e difficile perchè finirebbe con il costare troppo
- Quindi diventerà una via di mezzo fra serie B-C amatoriale , con gironi limitati regionalmente
Potrebbe avere anche un effetto positivo sui praticanti, permettendo di "recuperare" diversi "vecchietti" , purtroppo avrà solo effetti negativi
sulla crescita tecnica e sullo sviluppo - potrebbe avere addirittura l'effetto di rafforzare ancor di più le zone "classiche" (il CIV potrebbe fare un campionato U.23 di livello MOLTO elevato, e con almeno 5-6 squadre competitive su una dozzina , ma gli altri?), di certo non quello di favorire la crescita numerica e la diffusione.
non mi stupisce invece che si parli di ulteriori finanziamenti per il "progetto scuola" , della cui applicazione nel veneto penso tutto il male possibile (specie per il rapporto costi/benefici) visto che ci si avvicina a future elezioni federali.
Alla fine la formazione dei 18-19 enni viene praticamente riservata in modo pressochè esclusivo alle Accademie FIR ... cosa secondo me pessima.
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Re: Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
Sicuramente la federazione ha spostato la sua mira. Si nota dalla programmazione delle selezioni e dei trofei delle regioni per il 2011 ( U14 -1997). Nello stesso tempo c'e' una frenetica corsa a conquistare le scuole. Durante una ultima riunione sul tema scuola ho assistito ad un richiamo eccessivo alle società a collaborare con la Federazione ..."ricordatevi che i soldi vengono dalla Nazionale ed e' un obbligo collaborare per cercare talenti"......E' proprio questo il punto, c'e' un modo nervoso di cercare i talenti spingendo solo su idee e accorgimenti che poco hanno a che fare con una giusta programmazione. Ci sono zone dell'ITALIA che sono vergini dal punto di vista rugbystico e i soldi non possono essere usati solo ed esclusivamente negli stessi modi se poi questi modi non producono talenti ma di certo mantengono uno STATUS QUO di tutta la piramide.
Buon Rugby e buon 2011 a tutti voi.
Max 2008
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Re: Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
capisco quello che volete dire, non posso che essere d'accordo: l'idea che anch'io colgo è che l'obiettivo delle società dev'essere quello di trovare talenti, la cui formazione deve seguire le proposte didattiche federali (e fin qui non ho molto da eccepire, anche se ho molti dubbi sulle modalità di selezione dei ragazzi) fermandosi all'U16, perché comunque poi tocca alle accademie federali (Tirrenia in primis). Vero è che la formazione del giocatore un po' dappertutto tende a consolidarsi attorno ai 18, quando si tratta solo di rifinire. Verò è anche che in Italia siamo molto indietro, e bisogna costruire basi più solide prima, nel minirugby.
Hai ragione Giorgio che l'U23 nel Triveneto è probabilmente qualcosa di difficile da eguagliare altrove (ma vale per tutte le categorie, 57 squadre U14 non ci sono da nessun'altra parte). In effetti dovrebbero averla pensata per le altre zone, non tanto per qui. In zona Civ secondo me funzionerà. Forse sono un po' miope, ma anche a giudicare dagli ultimi commenti aspetterei i numeri delle squadre l'anno prossimo per giudicare.
Sulle scuole non saprei cosa dire. So che in tanti posti non è servito a molto, anche il Petrarca l'aveva mollato. Il nostro lavoro è andato bene, ci ha permesso di crescere quantitativamente (se adesso abbiamo due U14 è grazie al lavoro nelle scuole) e di scovare e tenere in società qualche ragazzo notevole.
So anche che alla riunione che citavo prima, a quelli di Pordenone che si lamentavano del fatto che facevano fatica a tenere i ragazzi dopo le scuole, Collodo ha fatto notare che forse dovranno cominciare a ragionare insieme sulle modalità, perché forse non tutto è perfetto. Ecco, io a volte ho la sensazione che le idee della fir, più che inadatte alla realtà giovanile italiana, siano poco congrue rispetto alla realtà dei dirigenti e degli allenatori delle società di base (voglio dire, forse il problema è il movimento attuale e non quello potenziale).
@Andrea12: buon viaggio e divertiti, ne riparliamo di là quando torni, volentieri.
Marco
Hai ragione Giorgio che l'U23 nel Triveneto è probabilmente qualcosa di difficile da eguagliare altrove (ma vale per tutte le categorie, 57 squadre U14 non ci sono da nessun'altra parte). In effetti dovrebbero averla pensata per le altre zone, non tanto per qui. In zona Civ secondo me funzionerà. Forse sono un po' miope, ma anche a giudicare dagli ultimi commenti aspetterei i numeri delle squadre l'anno prossimo per giudicare.
Sulle scuole non saprei cosa dire. So che in tanti posti non è servito a molto, anche il Petrarca l'aveva mollato. Il nostro lavoro è andato bene, ci ha permesso di crescere quantitativamente (se adesso abbiamo due U14 è grazie al lavoro nelle scuole) e di scovare e tenere in società qualche ragazzo notevole.
So anche che alla riunione che citavo prima, a quelli di Pordenone che si lamentavano del fatto che facevano fatica a tenere i ragazzi dopo le scuole, Collodo ha fatto notare che forse dovranno cominciare a ragionare insieme sulle modalità, perché forse non tutto è perfetto. Ecco, io a volte ho la sensazione che le idee della fir, più che inadatte alla realtà giovanile italiana, siano poco congrue rispetto alla realtà dei dirigenti e degli allenatori delle società di base (voglio dire, forse il problema è il movimento attuale e non quello potenziale).
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Re: Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
ranghibus ha scritto:capisco quello che volete dire, non posso che essere d'accordo: l'idea che anch'io colgo è che l'obiettivo delle società dev'essere quello di trovare talenti, la cui formazione deve seguire le proposte didattiche federali (e fin qui non ho molto da eccepire, anche se ho molti dubbi sulle modalità di selezione dei ragazzi) fermandosi all'U16, perché comunque poi tocca alle accademie federali (Tirrenia in primis). Vero è che la formazione del giocatore un po' dappertutto tende a consolidarsi attorno ai 18, quando si tratta solo di rifinire. Verò è anche che in Italia siamo molto indietro, e bisogna costruire basi più solide prima, nel minirugby.
Hai ragione Giorgio che l'U23 nel Triveneto è probabilmente qualcosa di difficile da eguagliare altrove (ma vale per tutte le categorie, 57 squadre U14 non ci sono da nessun'altra parte). In effetti dovrebbero averla pensata per le altre zone, non tanto per qui. In zona Civ secondo me funzionerà. Forse sono un po' miope, ma anche a giudicare dagli ultimi commenti aspetterei i numeri delle squadre l'anno prossimo per giudicare.
Sulle scuole non saprei cosa dire. So che in tanti posti non è servito a molto, anche il Petrarca l'aveva mollato. Il nostro lavoro è andato bene, ci ha permesso di crescere quantitativamente (se adesso abbiamo due U14 è grazie al lavoro nelle scuole) e di scovare e tenere in società qualche ragazzo notevole.
So anche che alla riunione che citavo prima, a quelli di Pordenone che si lamentavano del fatto che facevano fatica a tenere i ragazzi dopo le scuole, Collodo ha fatto notare che forse dovranno cominciare a ragionare insieme sulle modalità, perché forse non tutto è perfetto. Ecco, io a volte ho la sensazione che le idee della fir, più che inadatte alla realtà giovanile italiana, siano poco congrue rispetto alla realtà dei dirigenti e degli allenatori delle società di base (voglio dire, forse il problema è il movimento attuale e non quello potenziale).
Ragionamento lineare in tutti i punti :
1) Strategia della Federazione dalle Under 14 fino alle accademie.....
2) Questione delle Under 23 e diversità del rugby in ITALIA
3) Movimento attuale e movimento potenziale....dirigenti, allenatori, società....
e concludo, continuare a seguire le zone che hanno finora contribuito a far crescere il Rugby in Italia, ma pensare che i talenti possono venire da zone inesplorate e in ITALIA il rugby non e' uno sport omogeneo in tutte le zone....e non pensare che solo le accademie possono dare atleti alla Nazionale....metodologia troppo restrittiva......
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@Andrea12: buon viaggio e divertiti, ne riparliamo di là quando torni, volentieri.
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Re: Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
Duemila anni che alleno e che una volta dico una, sta cavolo di Federazione si sia mai posta il problema di sentire, non dico ascoltare, chi lavora effettivamente sui campi... Tutto arriva dall'alto, frutto di cene indigeste, che tengono svegli sti geni, ed ogni anno saltano fuori le under pari, poi il dispari, si gioca in 13, 14, 17 sul campo triangolare, cubico,... magari con un pò di stabilità riesci a programmare creare un percorso. Tra un pò carta e penna per far la conta, per vedere che squadre schiarare... e se non lo fai per tempo è molto facile che perderai ragazzi non sapendo in che squadre giocheranno...ranghibus ha scritto:capisco quello che volete dire, non posso che essere d'accordo: l'idea che anch'io colgo è che l'obiettivo delle società dev'essere quello di trovare talenti, la cui formazione deve seguire le proposte didattiche federali (e fin qui non ho molto da eccepire, anche se ho molti dubbi sulle modalità di selezione dei ragazzi) fermandosi all'U16, perché comunque poi tocca alle accademie federali (Tirrenia in primis). Vero è che la formazione del giocatore un po' dappertutto tende a consolidarsi attorno ai 18, quando si tratta solo di rifinire. Verò è anche che in Italia siamo molto indietro, e bisogna costruire basi più solide prima, nel minirugby.
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Sulle scuole non saprei cosa dire. So che in tanti posti non è servito a molto, anche il Petrarca l'aveva mollato. Il nostro lavoro è andato bene, ci ha permesso di crescere quantitativamente (se adesso abbiamo due U14 è grazie al lavoro nelle scuole) e di scovare e tenere in società qualche ragazzo notevole.
So anche che alla riunione che citavo prima, a quelli di Pordenone che si lamentavano del fatto che facevano fatica a tenere i ragazzi dopo le scuole, Collodo ha fatto notare che forse dovranno cominciare a ragionare insieme sulle modalità, perché forse non tutto è perfetto. Ecco, io a volte ho la sensazione che le idee della fir, più che inadatte alla realtà giovanile italiana, siano poco congrue rispetto alla realtà dei dirigenti e degli allenatori delle società di base (voglio dire, forse il problema è il movimento attuale e non quello potenziale).
@Andrea12: buon viaggio e divertiti, ne riparliamo di là quando torni, volentieri.
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Vado bene per Rialto?
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Re: Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
Scusate ma mi serve un chiarimento: quando si dice 8 giocatori del 93 significa che ne posso mettere a referto prima della partita al massimo 8, vero? E se la società ha supponiamo 13 giocatori del 93 gli altri 7 possonoi giocare da un'altra parte o niente, si guardano la partita dalla tribuna? Chiedo venia se la domanda è banale ma vorrei essere sicuro visto che oggi nell'attuale U18 (93 e 94) ci sono 11 giocatori del 93. Grazie
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Re: Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
Gli altri 5 possono giocare nell'under 23 o al compimento dei 18 anni con i seniores...fraved ha scritto:Scusate ma mi serve un chiarimento: quando si dice 8 giocatori del 93 significa che ne posso mettere a referto prima della partita al massimo 8, vero? E se la società ha supponiamo 13 giocatori del 93 gli altri 7 possonoi giocare da un'altra parte o niente, si guardano la partita dalla tribuna? Chiedo venia se la domanda è banale ma vorrei essere sicuro visto che oggi nell'attuale U18 (93 e 94) ci sono 11 giocatori del 93. Grazie
Però possono anche guardare la partita dalla tribuna, non ci sono divieti in merito...
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Re: Com. Federale N.2 - Nuova struttura campionati 011/012
Temo che gli 8 del 1993 dovranno essere bloccati in lista per l'under 20 (?) prima dell'inizio del campionato, almeno sarebbe logico che facessero così per evitare porcherie. Gli altri potranno essere utilizzati indifferentemente nelle categorie seniores.