Rovato ha solo 18 punti, e ad una giornata dalla fine risultano ininfluenti per la classifica finale i risultati di Viadana-Rovato e Calvisano-Grande Milano della prossima settimana: Viadana vincitrice del "Trofeo delle Alpi" e Calvisano partecipante alla fase finale a quattro contro le venete (Petrarca Padova e, salvo suicidi, Mogliano), che inizierà il 1.5. Buon rugby a tutti.ZioPera93 ha scritto:Risultati tratti dal CRLombardo:
Rugby Brescia - Rugby Viadana 8-50 (0-5)
ASR Milano - Rugby Calvisano 10-27 (0-5)
Rugby Rovato - CUS Genova 12-8 (4-1)
Grande Milano - Ospitaletto 43-5 (5-0)
Classifica Ufficiosa:
Rugby Viadana 61
Rugby Calvisano 54
Grande Milano 48
Rugby Brescia 40
CUS Genova 20
Rugby Rovato 19
ASR Milano 15
Ospitaletto 1
Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
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Re: Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
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Re: Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
Complimenti, sinceri, ai ragazzi di Viadana!dinamite ha scritto:Rovato ha solo 18 punti, e ad una giornata dalla fine risultano ininfluenti per la classifica finale i risultati di Viadana-Rovato e Calvisano-Grande Milano della prossima settimana: Viadana vincitrice del "Trofeo delle Alpi" e Calvisano partecipante alla fase finale a quattro contro le venete (Petrarca Padova e, salvo suicidi, Mogliano), che inizierà il 1.5. Buon rugby a tutti.ZioPera93 ha scritto:Risultati tratti dal CRLombardo:
Rugby Brescia - Rugby Viadana 8-50 (0-5)
ASR Milano - Rugby Calvisano 10-27 (0-5)
Rugby Rovato - CUS Genova 12-8 (4-1)
Grande Milano - Ospitaletto 43-5 (5-0)
Classifica Ufficiosa:
Rugby Viadana 61
Rugby Calvisano 54
Grande Milano 48
Rugby Brescia 40
CUS Genova 20
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Mi auguro di cuore che, unitamente a quelli di Calvisano, tengano alto l'onore del Nord-Ovest anche nella fase finale nazionale.
Citius! Altius! Fortius!
- andrea12
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Re: Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
Io credo che sia doveroso cominciare a pensare ad un consuntivo tecnico ed educativo del campionato elite nord ovest 2010-2011.
Al di là dei complimenti e degli auguri ai ragazzi di Viadana e Calvisano, che hanno meritato, con onore la finale nazionale, vorrei esprorre anche altre considerazioni, un po' meno idilliache, su un campionato che ho avuto modo di osservare da prospettive (squadre) diverse (quest'anno non più come allenatore ma solo come padre).
Io credo che un'altra menzione vada al Gran Milano, che ci ha creduto fino in fondo e che ha lavorato piuttosto bene, pur alternando momenti di "buona" ad altri meno eclattanti, ma che comunque, in fondo, è arrivata terza, dietro a due mostri che hanno ampiamente dimostrato un divario tecnico, fisiologico ed agonistico in generale di altro livello.
Nel complesso il campionato, sempre secondo il mio modestissimo parere, è arrivato in fondo senza evidenziare niente di così positivo da essere sottolineato:
- le difese mi sono sembrate mediamente molto vulnerabili, anche in prima fase e molto di più al largo;
- il placcaggio in avanzamento, dal basso verso l'alto rimane ancora un miraggio per la maggior parte dei giocatori;
- le seconde linee d'attacco, ma spessissimo anche gli uomini delle prime linee, risultano perennemente piatti. Se sommiamo a questo una velocità media abbastanza modesta, verifichiamo come gli attacchi, abbiano ancora molto da lavorare;
- l'aggressività, nel rispetto del regolamento, non l'ho proprio vista;
-un gioco al piede quasi sempre o maldestro o non adeguato per quella specifica situazione; sta diventando un "ciapa questa!" che lancia o dovrebbe lanciare qualche punto di domanda per i tecnici.
Tutto quanto sopra, nonostante il grande impegno di tutti i ragazzi, accompagnatori e genitori al seguito.
Buon rugby a chi continuerà al livello più alto e chi si accontenterà di giocare per niente in palio (basta divertirsi)
Al di là dei complimenti e degli auguri ai ragazzi di Viadana e Calvisano, che hanno meritato, con onore la finale nazionale, vorrei esprorre anche altre considerazioni, un po' meno idilliache, su un campionato che ho avuto modo di osservare da prospettive (squadre) diverse (quest'anno non più come allenatore ma solo come padre).
Io credo che un'altra menzione vada al Gran Milano, che ci ha creduto fino in fondo e che ha lavorato piuttosto bene, pur alternando momenti di "buona" ad altri meno eclattanti, ma che comunque, in fondo, è arrivata terza, dietro a due mostri che hanno ampiamente dimostrato un divario tecnico, fisiologico ed agonistico in generale di altro livello.
Nel complesso il campionato, sempre secondo il mio modestissimo parere, è arrivato in fondo senza evidenziare niente di così positivo da essere sottolineato:
- le difese mi sono sembrate mediamente molto vulnerabili, anche in prima fase e molto di più al largo;
- il placcaggio in avanzamento, dal basso verso l'alto rimane ancora un miraggio per la maggior parte dei giocatori;
- le seconde linee d'attacco, ma spessissimo anche gli uomini delle prime linee, risultano perennemente piatti. Se sommiamo a questo una velocità media abbastanza modesta, verifichiamo come gli attacchi, abbiano ancora molto da lavorare;
- l'aggressività, nel rispetto del regolamento, non l'ho proprio vista;
-un gioco al piede quasi sempre o maldestro o non adeguato per quella specifica situazione; sta diventando un "ciapa questa!" che lancia o dovrebbe lanciare qualche punto di domanda per i tecnici.
Tutto quanto sopra, nonostante il grande impegno di tutti i ragazzi, accompagnatori e genitori al seguito.
Buon rugby a chi continuerà al livello più alto e chi si accontenterà di giocare per niente in palio (basta divertirsi)
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Re: Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
a me è sembrato un campionato falsato dalle accademie. Viadana e Calvisano hanno raccolto a mani basse giocatori presi da varie squadre anche fuori Lombardia.senza contare i ragazzi lombardi che giocano nelle squadre di Parma.Comunque di grandi progressi tra gli accademici non ne ho visti e qui confermo la impressione avuta lo scorso anno.da qui giocare contro squadre che hanno giocatori solo del proprio vivaio mi sembra alquanto sbilanciato. comunque complimenti ai vincitori speriamo che una volta riescano a passare il turno ne a giocarsi LA FINALE
- andrea12
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Re: Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
Ok, perfettamente d'accrodo con Magnusebunker, ma per me il problema è un altro.
Cosa stanno facendo i Club "normali"?. La mia sensazione è piuttosto negativa. E' vero, le Super-Squadre acquistano a destra e manca e fanno, con poco sforzo, la differenza. Però vedo che "il resto" non si crea dei vantaggi a giocare con le più forti, perchè nella realtà, non c'è neppure l'interesse a tentare di primeggiare. Si diceva che un girone, elite piuttosto che territoriale, è interessante perchè permette il confronto "inter pares" e quindi l'evoluzione..........io non sono così d'accordo: continuo a vedere una volata a 2 e il resto che arranca; ma anche per mancanza di professionalità. Io credo che un girone elite debba essere il pretesto per formare dei giocatori d'elite......non è così. Come le Accademie (quelle federali) non preparano dei giocatori speciali, così i Club non pensano che l'ultimo anno U.18 è l'utlima occasione di formazione e di avvicinamento, per i giovani, al rugby dei grandi.
Da tecnico, ho sempre pensato che un buon giocatore d'elite potesse giocare (al di là della fisicità e della maturazione atletica) ad un livello molto simile alla serie A italiana; ora constato che molti tecnici non sanno leggere la strategia, anche solo complessiva, dell'altra squadra. Mi accorogo che è importante vincere e non giocare al più alto livello possibile, che nessuno (dei normali) va ad esplorare, a capire cosa conviene fare. Mi accorgo che calciare è diventata una moda senza sostanza e che sono sempre meno quelli che sanno calciare davvero (e che spesso non hanno diritto a provarci perchè è solo 1 (o due) quello che ha acquisito il diritto). Mi rendo perfettamente conto che Chi lavora in palestra un paio di volte alla settimana lo deve fare sotto controllo societario, sennò "non fa niente"............cioè: mi sembra che ci sia una sorta di involuzione anzicchè evoluzione basata sulle qualità individuali e sul tentativo di migliorare tutti.
Insomma, mi sembra di intuire che ci sia una specie di limite culturale.........e che la didattica e la formazione siano sempre più degli optional.
Aumenta il tecnicismo e diminuisce la pedagogia.
Io non credo che debba essere così. Buon rugby
Cosa stanno facendo i Club "normali"?. La mia sensazione è piuttosto negativa. E' vero, le Super-Squadre acquistano a destra e manca e fanno, con poco sforzo, la differenza. Però vedo che "il resto" non si crea dei vantaggi a giocare con le più forti, perchè nella realtà, non c'è neppure l'interesse a tentare di primeggiare. Si diceva che un girone, elite piuttosto che territoriale, è interessante perchè permette il confronto "inter pares" e quindi l'evoluzione..........io non sono così d'accordo: continuo a vedere una volata a 2 e il resto che arranca; ma anche per mancanza di professionalità. Io credo che un girone elite debba essere il pretesto per formare dei giocatori d'elite......non è così. Come le Accademie (quelle federali) non preparano dei giocatori speciali, così i Club non pensano che l'ultimo anno U.18 è l'utlima occasione di formazione e di avvicinamento, per i giovani, al rugby dei grandi.
Da tecnico, ho sempre pensato che un buon giocatore d'elite potesse giocare (al di là della fisicità e della maturazione atletica) ad un livello molto simile alla serie A italiana; ora constato che molti tecnici non sanno leggere la strategia, anche solo complessiva, dell'altra squadra. Mi accorogo che è importante vincere e non giocare al più alto livello possibile, che nessuno (dei normali) va ad esplorare, a capire cosa conviene fare. Mi accorgo che calciare è diventata una moda senza sostanza e che sono sempre meno quelli che sanno calciare davvero (e che spesso non hanno diritto a provarci perchè è solo 1 (o due) quello che ha acquisito il diritto). Mi rendo perfettamente conto che Chi lavora in palestra un paio di volte alla settimana lo deve fare sotto controllo societario, sennò "non fa niente"............cioè: mi sembra che ci sia una sorta di involuzione anzicchè evoluzione basata sulle qualità individuali e sul tentativo di migliorare tutti.
Insomma, mi sembra di intuire che ci sia una specie di limite culturale.........e che la didattica e la formazione siano sempre più degli optional.
Aumenta il tecnicismo e diminuisce la pedagogia.
Io non credo che debba essere così. Buon rugby
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Re: Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
Anche in altre zone le accademie "falsano" i risultati , nel triveneto solo quest'anno il Mogliano può puntare decisamente ai playoff , grazie anche all'apprto di diversi ragazzi dell'accademia (quelli che non sono di altre società forti); non credo però sia giusto parlare di "falsare" , perchè queste situazioni ci sono sempre state , sia per la struttura dei campionati, sia per la quantità di denaro a disposizione per le squadre giovanili (quando non si riescono a far crescere a sufficienza ragazzi), esempio classico sono Viadana e Calvisano U.20 di questa stagione... sempre nella metà bassa della classifica, ed il Viadana si giocava la finale la scorsa stagione.
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Re: Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
i giocatori come dici tu raccolti a mani basse, se chiedi a loro quanti hanno chiesto di venire di propria inizziativa a Viadana , ti accorgi che viadana soldi spesi 0.magnusebunker ha scritto:a me è sembrato un campionato falsato dalle accademie. Viadana e Calvisano hanno raccolto a mani basse giocatori presi da varie squadre anche fuori Lombardia.senza contare i ragazzi lombardi che giocano nelle squadre di Parma.Comunque di grandi progressi tra gli accademici non ne ho visti e qui confermo la impressione avuta lo scorso anno.da qui giocare contro squadre che hanno giocatori solo del proprio vivaio mi sembra alquanto sbilanciato. comunque complimenti ai vincitori speriamo che una volta riescano a passare il turno ne a giocarsi LA FINALE
e poi domenica a Brescia eravamo senza 4 accademici, e io sono contro le accademie con l'allenatore che abbiamo noi quest'anno avrei preferito tenerli ad allenarsi a Viadana.
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Re: Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
vorrei aggiungere che i due ragazzi di Monza rientrano nel più ampio progetto di adesione del nostro Club alla franchigia Aironi.dirigente69 ha scritto:i giocatori come dici tu raccolti a mani basse, se chiedi a loro quanti hanno chiesto di venire di propria inizziativa a Viadana , ti accorgi che viadana soldi spesi 0.magnusebunker ha scritto:a me è sembrato un campionato falsato dalle accademie. Viadana e Calvisano hanno raccolto a mani basse giocatori presi da varie squadre anche fuori Lombardia.senza contare i ragazzi lombardi che giocano nelle squadre di Parma.Comunque di grandi progressi tra gli accademici non ne ho visti e qui confermo la impressione avuta lo scorso anno.da qui giocare contro squadre che hanno giocatori solo del proprio vivaio mi sembra alquanto sbilanciato. comunque complimenti ai vincitori speriamo che una volta riescano a passare il turno ne a giocarsi LA FINALE
e poi domenica a Brescia eravamo senza 4 accademici, e io sono contro le accademie con l'allenatore che abbiamo noi quest'anno avrei preferito tenerli ad allenarsi a Viadana.
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Re: Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
Ok, tutto vero, però molto fuori tema.
Ma chi se ne frega delle ex accademie, piuttosto che dei Elite Clubs? Un Club facoltoso avrà pure il diritto di spendere i suoi soldi come vuole, o no? Ma perchè ci rodiamo il fegato per giusticare, invece, mancanze che sono di noi normali?. Cerchiamo di crescere noi, poi crescerà anche il resto.
Io parto dall'ipotesi che la differenza in alto la fanno i Grandi Club; ma nella media, la nullità, la facciamo noi "normali" (chi più chi meno).
Ma guardiamoci in giro: i Club medi e piccoli, anche di elite, cercano di ridurre le spese a favore del bilancio..............ma la qualità del rugby diminuisce.
Quello che ho visto io, anche in questa stagione (e forse più di altre, ma avrei bisogno di dati che non ho) è che quasi tutti non si sono evoluti; dalla prossima stagione mancherà una categoria (l'U.20, già morta quest'anno) e molti dell'U.18 andranno nella 23, altri rimarranno nella 18.........magari per la terza stagione....... e per decisone di Chi? Magari degli stessi che neppure tentano di leggere cosa si sta facendo in questo piuttosto che quel Club?
Poi, se vogliamo depistare con la storia delle accademie e/o presunte tali possiamo anche farlo (è ormai anche un paradigma nella politca giornaliera), però credo che sia un po' come spararsi nei piedi per chi deve correre.
Qualcuno, in buona fede credo, ha fatto un riferimento al coach di Viadana; domenica scorso l'ho osservato almeno 20/25 minuti e lo considero un ottimo coach, di livello superiore; non perchè anglosassone (forse ancher gallese o del sud UK) ma perchè sa imporre un gioco che ha preparato nel tempo (e nello spazio). Con quei coach, migliorano anche i somari, e chi ha poche qualità riesce a farle valere. Quello dall'altra parte, non si è preso nemmeno la briga di capire cosa dicesse.................................Buon rugby
Ma chi se ne frega delle ex accademie, piuttosto che dei Elite Clubs? Un Club facoltoso avrà pure il diritto di spendere i suoi soldi come vuole, o no? Ma perchè ci rodiamo il fegato per giusticare, invece, mancanze che sono di noi normali?. Cerchiamo di crescere noi, poi crescerà anche il resto.
Io parto dall'ipotesi che la differenza in alto la fanno i Grandi Club; ma nella media, la nullità, la facciamo noi "normali" (chi più chi meno).
Ma guardiamoci in giro: i Club medi e piccoli, anche di elite, cercano di ridurre le spese a favore del bilancio..............ma la qualità del rugby diminuisce.
Quello che ho visto io, anche in questa stagione (e forse più di altre, ma avrei bisogno di dati che non ho) è che quasi tutti non si sono evoluti; dalla prossima stagione mancherà una categoria (l'U.20, già morta quest'anno) e molti dell'U.18 andranno nella 23, altri rimarranno nella 18.........magari per la terza stagione....... e per decisone di Chi? Magari degli stessi che neppure tentano di leggere cosa si sta facendo in questo piuttosto che quel Club?
Poi, se vogliamo depistare con la storia delle accademie e/o presunte tali possiamo anche farlo (è ormai anche un paradigma nella politca giornaliera), però credo che sia un po' come spararsi nei piedi per chi deve correre.
Qualcuno, in buona fede credo, ha fatto un riferimento al coach di Viadana; domenica scorso l'ho osservato almeno 20/25 minuti e lo considero un ottimo coach, di livello superiore; non perchè anglosassone (forse ancher gallese o del sud UK) ma perchè sa imporre un gioco che ha preparato nel tempo (e nello spazio). Con quei coach, migliorano anche i somari, e chi ha poche qualità riesce a farle valere. Quello dall'altra parte, non si è preso nemmeno la briga di capire cosa dicesse.................................Buon rugby
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Re: Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
scozzese prego, e a volte rompe anche i maroni, in senso buono a noi dirigenti.andrea12 ha scritto:Ok, tutto vero, però molto fuori tema.
Ma chi se ne frega delle ex accademie, piuttosto che dei Elite Clubs? Un Club facoltoso avrà pure il diritto di spendere i suoi soldi come vuole, o no? Ma perchè ci rodiamo il fegato per giusticare, invece, mancanze che sono di noi normali?. Cerchiamo di crescere noi, poi crescerà anche il resto.
Io parto dall'ipotesi che la differenza in alto la fanno i Grandi Club; ma nella media, la nullità, la facciamo noi "normali" (chi più chi meno).
Ma guardiamoci in giro: i Club medi e piccoli, anche di elite, cercano di ridurre le spese a favore del bilancio..............ma la qualità del rugby diminuisce.
Quello che ho visto io, anche in questa stagione (e forse più di altre, ma avrei bisogno di dati che non ho) è che quasi tutti non si sono evoluti; dalla prossima stagione mancherà una categoria (l'U.20, già morta quest'anno) e molti dell'U.18 andranno nella 23, altri rimarranno nella 18.........magari per la terza stagione....... e per decisone di Chi? Magari degli stessi che neppure tentano di leggere cosa si sta facendo in questo piuttosto che quel Club?
Poi, se vogliamo depistare con la storia delle accademie e/o presunte tali possiamo anche farlo (è ormai anche un paradigma nella politca giornaliera), però credo che sia un po' come spararsi nei piedi per chi deve correre.
Qualcuno, in buona fede credo, ha fatto un riferimento al coach di Viadana; domenica scorso l'ho osservato almeno 20/25 minuti e lo considero un ottimo coach, di livello superiore; non perchè anglosassone (forse ancher gallese o del sud UK) ma perchè sa imporre un gioco che ha preparato nel tempo (e nello spazio). Con quei coach, migliorano anche i somari, e chi ha poche qualità riesce a farle valere. Quello dall'altra parte, non si è preso nemmeno la briga di capire cosa dicesse.................................Buon rugby
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Re: Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
altro problema la riduzione dei gironi a 8 squadre; alla fine si è giocato pochissimo, aggiungiamo il maltempo, i ragazzi hanno perso il ritmo gara e molti si sono rotti i maroni e hanno smesso di giocare... a questa età il tasso di abbandono è altissimo e mi sembra che ci sia anche del sano autolesionismo.andrea12 ha scritto:Ok, tutto vero, però molto fuori tema.
Ma chi se ne frega delle ex accademie, piuttosto che dei Elite Clubs? Un Club facoltoso avrà pure il diritto di spendere i suoi soldi come vuole, o no? Ma perchè ci rodiamo il fegato per giusticare, invece, mancanze che sono di noi normali?. Cerchiamo di crescere noi, poi crescerà anche il resto.
Io parto dall'ipotesi che la differenza in alto la fanno i Grandi Club; ma nella media, la nullità, la facciamo noi "normali" (chi più chi meno).
Ma guardiamoci in giro: i Club medi e piccoli, anche di elite, cercano di ridurre le spese a favore del bilancio..............ma la qualità del rugby diminuisce.
Quello che ho visto io, anche in questa stagione (e forse più di altre, ma avrei bisogno di dati che non ho) è che quasi tutti non si sono evoluti; dalla prossima stagione mancherà una categoria (l'U.20, già morta quest'anno) e molti dell'U.18 andranno nella 23, altri rimarranno nella 18.........magari per la terza stagione....... e per decisone di Chi? Magari degli stessi che neppure tentano di leggere cosa si sta facendo in questo piuttosto che quel Club?
Poi, se vogliamo depistare con la storia delle accademie e/o presunte tali possiamo anche farlo (è ormai anche un paradigma nella politca giornaliera), però credo che sia un po' come spararsi nei piedi per chi deve correre.
Qualcuno, in buona fede credo, ha fatto un riferimento al coach di Viadana; domenica scorso l'ho osservato almeno 20/25 minuti e lo considero un ottimo coach, di livello superiore; non perchè anglosassone (forse ancher gallese o del sud UK) ma perchè sa imporre un gioco che ha preparato nel tempo (e nello spazio). Con quei coach, migliorano anche i somari, e chi ha poche qualità riesce a farle valere. Quello dall'altra parte, non si è preso nemmeno la briga di capire cosa dicesse.................................Buon rugby
per non parlare del Gruppo 2 U20, rimasto con 7 squadre in tutto il NO. E' chiaro che poi i nostri paragonati agli stranieri non hanno il ritmo partita ...
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- andrea12
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Re: Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
Altro aspetto, oltre a quello che dice Tanu (che io ritengo particolarmente condivisibile), è quello del futuro rugby seven olimpico. Anche di questo abbiamo già parlato; dimenticando, per altro, che le donne stanno già facendo questo tipo di esperienza e gli uomini no. Rimedieremo altre figuraccie? Non faremo formazione e neppure organizzazione per i piccoli Club che anche con numeri risicati di giocatori potrebbero partecipare e divertirsi, oltre che crescere.
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Re: Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
qualcuno sa gia' i risultati dell'ultima giornata?
ZioPera93
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Re: Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
a genova cus genova 20 brescia 26
partita combattuta (in qualche caso forse troppo: i pugni e i calci sugli uomini a terra già a partire dai primi due punti di incontro visti a brescia all'andata si sono ripetuti al ritorno, evidentemente piace così: tutte le ripicche successive (da ambo le parti) sono conseguenti e inevitabili a quel punto, comprese le intemperanze dagli spalti, cmq sempre deprecabili)
in ogni caso i cussini con meno assenze rispetto all'andata hanno dimostrato di poter competere con la più quotata compagine bresciana ed anzi hanno trovato allo scadere il calcio che gli ha permesso di ottenere il punto di bonus che gli vale il quinto posto nella generale (21 punti rispetto ai 20 di asr e 18 di rovato); se poi si considera che l'ultima meta di brescia è stata realizzata dopo che il guardalinea di brescia (molto correttamente) aveva segnalato un fallo laterale di cui l'arbitro non ha tenuto conto, forse ci sarebbe potuto stare anche qualcosa di più, ma forse sarebbe stato troppo
per tornare alle prime tre righe terzo tempo all'ospedale per due ragazzi di genova: una spalla lussata da normale scontro di gioco nel primo caso, due tagli nell'occhio per un calcio (uno complicato) nel secondo caso: vista l'abitudine citata prima la sincera speranza che sia stato fortuito c'è ma il dubbio che non lo sia rimane
arrivederci a tutti all'anno prossimo
partita combattuta (in qualche caso forse troppo: i pugni e i calci sugli uomini a terra già a partire dai primi due punti di incontro visti a brescia all'andata si sono ripetuti al ritorno, evidentemente piace così: tutte le ripicche successive (da ambo le parti) sono conseguenti e inevitabili a quel punto, comprese le intemperanze dagli spalti, cmq sempre deprecabili)
in ogni caso i cussini con meno assenze rispetto all'andata hanno dimostrato di poter competere con la più quotata compagine bresciana ed anzi hanno trovato allo scadere il calcio che gli ha permesso di ottenere il punto di bonus che gli vale il quinto posto nella generale (21 punti rispetto ai 20 di asr e 18 di rovato); se poi si considera che l'ultima meta di brescia è stata realizzata dopo che il guardalinea di brescia (molto correttamente) aveva segnalato un fallo laterale di cui l'arbitro non ha tenuto conto, forse ci sarebbe potuto stare anche qualcosa di più, ma forse sarebbe stato troppo
per tornare alle prime tre righe terzo tempo all'ospedale per due ragazzi di genova: una spalla lussata da normale scontro di gioco nel primo caso, due tagli nell'occhio per un calcio (uno complicato) nel secondo caso: vista l'abitudine citata prima la sincera speranza che sia stato fortuito c'è ma il dubbio che non lo sia rimane
arrivederci a tutti all'anno prossimo
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Re: Under 18 Elite Nord-Ovest 2010-2011
dispiace sempre sentire queste cose.geovale ha scritto:a genova cus genova 20 brescia 26
partita combattuta (in qualche caso forse troppo: i pugni e i calci sugli uomini a terra già a partire dai primi due punti di incontro visti a brescia all'andata si sono ripetuti al ritorno, evidentemente piace così: tutte le ripicche successive (da ambo le parti) sono conseguenti e inevitabili a quel punto, comprese le intemperanze dagli spalti, cmq sempre deprecabili)
in ogni caso i cussini con meno assenze rispetto all'andata hanno dimostrato di poter competere con la più quotata compagine bresciana ed anzi hanno trovato allo scadere il calcio che gli ha permesso di ottenere il punto di bonus che gli vale il quinto posto nella generale (21 punti rispetto ai 20 di asr e 18 di rovato); se poi si considera che l'ultima meta di brescia è stata realizzata dopo che il guardalinea di brescia (molto correttamente) aveva segnalato un fallo laterale di cui l'arbitro non ha tenuto conto, forse ci sarebbe potuto stare anche qualcosa di più, ma forse sarebbe stato troppo
per tornare alle prime tre righe terzo tempo all'ospedale per due ragazzi di genova: una spalla lussata da normale scontro di gioco nel primo caso, due tagli nell'occhio per un calcio (uno complicato) nel secondo caso: vista l'abitudine citata prima la sincera speranza che sia stato fortuito c'è ma il dubbio che non lo sia rimane
arrivederci a tutti all'anno prossimo
anche perchè a brescia per noi è stata una partita corretta.