COPPA ITALIA "A 7" FEMMINILE 2010/2011
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- andrea12
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Re: COPPA ITALIA "A 7" FEMMINILE 2010/2011
Vecio,
credo che il tuo contributo sia positivo. Sono d'accordo su moltissimo ma vorrei anche pensare all'evoluzione del giocatore. Certamente in una, due o tre stagioni una ragazza può crescere moltissimo ma, come per i maschi, con un progetto adeguato si può evolvere tanto e con un progetto mediocre si rimane fermi al palo...........il problema, quindi non è il toccasana-seven ma un buon rugby di base. Il seven serve moltissimo per gli aspetti che effettivamenti fai notare, ma su questo credo si concordi tutti. Se però si aggiungesse qualche partita a X piuttosto che XII o XIII, io credo che male non farebbe; sopratutto se si "sfruttasse" la stessa virtù che sottolinei anche tu:......"rugby femminile è che qui tutti sono amici di tutti".............e allora facciamo anche delle franchigie: io presto 10 giocatori, tu ne trovi 5 e l'altro ne trova 10 , vediamo di fare qualcosa insieme, ma per loro. E' sufficiente che la FIR intervenga con proposte e ipotesi. Non chiedo soldi. I soldi si posso anche trovare ma c'è bisogno di regolamenti più elastici non di elemosina
Tio dirò anche di più: il nostro livello è talmente basso che sarebbe opportuno organizzare stage all'estero; anche qui, proprio per quel problema economico che nessuno tira in ballo, sarebbe doveroso impegnarsi, insieme, per recuperare i soldi che servono per fare crescere davvero le nostre ragazze.
Beh, grazie a Veccio, IlVermicida e Argos73 il dibattito è aperto.
Buon rugby a tutte le donne
credo che il tuo contributo sia positivo. Sono d'accordo su moltissimo ma vorrei anche pensare all'evoluzione del giocatore. Certamente in una, due o tre stagioni una ragazza può crescere moltissimo ma, come per i maschi, con un progetto adeguato si può evolvere tanto e con un progetto mediocre si rimane fermi al palo...........il problema, quindi non è il toccasana-seven ma un buon rugby di base. Il seven serve moltissimo per gli aspetti che effettivamenti fai notare, ma su questo credo si concordi tutti. Se però si aggiungesse qualche partita a X piuttosto che XII o XIII, io credo che male non farebbe; sopratutto se si "sfruttasse" la stessa virtù che sottolinei anche tu:......"rugby femminile è che qui tutti sono amici di tutti".............e allora facciamo anche delle franchigie: io presto 10 giocatori, tu ne trovi 5 e l'altro ne trova 10 , vediamo di fare qualcosa insieme, ma per loro. E' sufficiente che la FIR intervenga con proposte e ipotesi. Non chiedo soldi. I soldi si posso anche trovare ma c'è bisogno di regolamenti più elastici non di elemosina
Tio dirò anche di più: il nostro livello è talmente basso che sarebbe opportuno organizzare stage all'estero; anche qui, proprio per quel problema economico che nessuno tira in ballo, sarebbe doveroso impegnarsi, insieme, per recuperare i soldi che servono per fare crescere davvero le nostre ragazze.
Beh, grazie a Veccio, IlVermicida e Argos73 il dibattito è aperto.
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Re: COPPA ITALIA "A 7" FEMMINILE 2010/2011
Però creare unioni fra realtà differenti non è così facile. Noi collaboriamo
con il Pesaro e organizzare allenamenti, incontri e di conseguenza un gioco
ordinato e fluido è un problema. Nonostante siano solo 80km di distanza.
Lo scorso anno abbiamo contribuito mandando a referto spesso 5 o 6 ragazze nostre,
l'ultimo anno la media è stata solo di 2 o 3. Riusciamo adesso ad avere qualche giocatrice
di tanto in tanto per la Coppa Italia, ma per il resto vedo una gran fatica da parte
di entrambi i gruppi a lavorare nella direzione tracciata dalle due società, questo
nonostante la buona volontà che anima entrambe le realtà.
con il Pesaro e organizzare allenamenti, incontri e di conseguenza un gioco
ordinato e fluido è un problema. Nonostante siano solo 80km di distanza.
Lo scorso anno abbiamo contribuito mandando a referto spesso 5 o 6 ragazze nostre,
l'ultimo anno la media è stata solo di 2 o 3. Riusciamo adesso ad avere qualche giocatrice
di tanto in tanto per la Coppa Italia, ma per il resto vedo una gran fatica da parte
di entrambi i gruppi a lavorare nella direzione tracciata dalle due società, questo
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Re: COPPA ITALIA "A 7" FEMMINILE 2010/2011
Ciao ragazzi,
sono proprio contento di vedere che il dibattito è vivo e propositivo.
Ho apprezzato molto l'intervento di Veccio, quelle per altro da lui sottolineate sono le direttive federali ovvero il nostro 7s è considerato quello che in Inghilterra chiamano "Development Rugby", ovvero rugby di sviluppo che serve a formare le basi del gioco.
Per quanto riguarda i numeri direi che questo intervento è molto vicino al vero, anzi le cose sono decisamente più complicate in quel 25% di cui si parlava.
Per altro le obiezioni di Andrea sono corrette, poi ognuno porta la propria esperienza.
Per esempio, come dice Erin, anche io sostengo che la collaborazione con le altre società non è sempre semplicissima: noi a Sesto Fiorentino siamo ad 80 km da Livorno ma non riusciamo a lavorare assieme. I motivi sono molti, uno a caso? L'età delle ragazze. Io ho una squadra piuttosto vecchia (se mi sentono!!!), le mie ragazze, lavorano sabati e domeniche e la sera non sono fuori dal lavoro prima delle 20:00 pensare di farti 80 km partendo a quell'ora diventa un problema e se non lavori insieme abbastanza spesso i risultati non si vedono.
I soldi sono un altro bel problema per il movimento in generale, da noi come ovunque è tutto autofinanziato, ma il volontariato e la buona volontà hanno dei limiti che spesso finiscono per dimezzare le possibilità. Io alleno da solo a Sesto da 5 anni solo col rimborso della benzina (son 30 km per andare tutte le sere), in cinque anni non ho mai trovato un allenatore serio che venga ad aiutarmi in cambio di nulla (quello che prendo io). Io ho fatto (e farò) corsi di aggiornamento anche fuori Italia per le mie ragazze, ma è tutta passione e tutto di tasca mia.
Sono d'accordo con voi, la Federazione non ama il 10s, ma nemmeno lo vieta, noi cerchiamo di giocarci quando possiamo, a Maggio (appena trovo un campo vi confermo la data), faremo un Torneo a 10 a Sesto/Prato o Firenze: 4 squadre e speriamo un'esperienza utile a chi parteciperà.
Noi, da quando sono arrivato io, abbiamo scelto ogni anno a fine stagiore di anadare a giocare a 10 in giro per l'Europa (Dendermonde, San Gallo, Barcellona) ed è stata una esperienza molto utile. Quest'anno la nostra meta è Dublino, il livello è alto ma serve, serve tanto.
Secondo me il grosso problema sono i numeri, io raggruppo 3 province di cui due piuttosto grandi (Prato, Firenze e Pistoia) ed ho a malapena 14 ragazze. Come dice giustamente Veccio la domenica a giocare siamo in 9 o 10.
Abbiamo lavorato molto nelle scuole ma per ora i risultati non sono molto incoraggianti, speriamo di riuscire a creare un ente scolastico l'anno prossimo, ma le scuole nicchiano e portare le ragazzine dalla scuola al campo, almeno qui, continua ad essere un problema.
Le domande che mi pongo io sono essenzialmente due:
1) Come faccio ad aumentare i numeri ? (Il metodo migliore per il momento per me rimane ancora il passaparola)
2) Dove li trovo i soldi per fare quello che si deve fare? (Noi ci siamo sbattuti in lungo e largo sul territorio, in maniera capillare... risultato zero!)
Per il resto io sono pienamente d'accordo con voi, la stagione del 7s finisce il 15 maggio, da li a a fine giugno si può giocare a 10, basta aiutarsi tra di noi.
Spero di leggervi presto, finalmente questo sta diventando un topic interessante. Grazie a tutti.
Argos_73
sono proprio contento di vedere che il dibattito è vivo e propositivo.
Ho apprezzato molto l'intervento di Veccio, quelle per altro da lui sottolineate sono le direttive federali ovvero il nostro 7s è considerato quello che in Inghilterra chiamano "Development Rugby", ovvero rugby di sviluppo che serve a formare le basi del gioco.
Per quanto riguarda i numeri direi che questo intervento è molto vicino al vero, anzi le cose sono decisamente più complicate in quel 25% di cui si parlava.
Per altro le obiezioni di Andrea sono corrette, poi ognuno porta la propria esperienza.
Per esempio, come dice Erin, anche io sostengo che la collaborazione con le altre società non è sempre semplicissima: noi a Sesto Fiorentino siamo ad 80 km da Livorno ma non riusciamo a lavorare assieme. I motivi sono molti, uno a caso? L'età delle ragazze. Io ho una squadra piuttosto vecchia (se mi sentono!!!), le mie ragazze, lavorano sabati e domeniche e la sera non sono fuori dal lavoro prima delle 20:00 pensare di farti 80 km partendo a quell'ora diventa un problema e se non lavori insieme abbastanza spesso i risultati non si vedono.
I soldi sono un altro bel problema per il movimento in generale, da noi come ovunque è tutto autofinanziato, ma il volontariato e la buona volontà hanno dei limiti che spesso finiscono per dimezzare le possibilità. Io alleno da solo a Sesto da 5 anni solo col rimborso della benzina (son 30 km per andare tutte le sere), in cinque anni non ho mai trovato un allenatore serio che venga ad aiutarmi in cambio di nulla (quello che prendo io). Io ho fatto (e farò) corsi di aggiornamento anche fuori Italia per le mie ragazze, ma è tutta passione e tutto di tasca mia.
Sono d'accordo con voi, la Federazione non ama il 10s, ma nemmeno lo vieta, noi cerchiamo di giocarci quando possiamo, a Maggio (appena trovo un campo vi confermo la data), faremo un Torneo a 10 a Sesto/Prato o Firenze: 4 squadre e speriamo un'esperienza utile a chi parteciperà.
Noi, da quando sono arrivato io, abbiamo scelto ogni anno a fine stagiore di anadare a giocare a 10 in giro per l'Europa (Dendermonde, San Gallo, Barcellona) ed è stata una esperienza molto utile. Quest'anno la nostra meta è Dublino, il livello è alto ma serve, serve tanto.
Secondo me il grosso problema sono i numeri, io raggruppo 3 province di cui due piuttosto grandi (Prato, Firenze e Pistoia) ed ho a malapena 14 ragazze. Come dice giustamente Veccio la domenica a giocare siamo in 9 o 10.
Abbiamo lavorato molto nelle scuole ma per ora i risultati non sono molto incoraggianti, speriamo di riuscire a creare un ente scolastico l'anno prossimo, ma le scuole nicchiano e portare le ragazzine dalla scuola al campo, almeno qui, continua ad essere un problema.
Le domande che mi pongo io sono essenzialmente due:
1) Come faccio ad aumentare i numeri ? (Il metodo migliore per il momento per me rimane ancora il passaparola)
2) Dove li trovo i soldi per fare quello che si deve fare? (Noi ci siamo sbattuti in lungo e largo sul territorio, in maniera capillare... risultato zero!)
Per il resto io sono pienamente d'accordo con voi, la stagione del 7s finisce il 15 maggio, da li a a fine giugno si può giocare a 10, basta aiutarsi tra di noi.
Spero di leggervi presto, finalmente questo sta diventando un topic interessante. Grazie a tutti.
Argos_73
Giocherò finchè avrò voglia di superare me stesso su un terreno di gioco, finchè la vittoria conterà molto per me...
- andrea12
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Re: COPPA ITALIA "A 7" FEMMINILE 2010/2011
Ciao a tutti,
se Argos organizza un rugby X intorno a fine giugno, noi, probabilmente ci saremo. Ne ho almeno la metà impegnata con la maturità ma credo che un weekend sia possibile.
Se poi fosse a metà giugno, ancora meglio.
Complimenti a tutti, buon rugby
se Argos organizza un rugby X intorno a fine giugno, noi, probabilmente ci saremo. Ne ho almeno la metà impegnata con la maturità ma credo che un weekend sia possibile.
Se poi fosse a metà giugno, ancora meglio.
Complimenti a tutti, buon rugby
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Re: COPPA ITALIA "A 7" FEMMINILE 2010/2011
Effettivamente quello dei soldi è un problema reale: già per il rugby in generale è difficile fare i conti con gli sponsor, per quello femminile (che è ancora considerato una bestia strana) è praticamente impossibile. Ho provato a presentare anche progetti seri e ben strutturati a qualche azienda, ma il ritorno è comunque troppo basso perchè si decidano ad investire. Diventa quindi ancora più importante utilizzare bene quei pochi euro che si hanno e l'idea dei tornei estivi è un ottimo modo per spenderli!
Date massima diffusione agli eventi che organizzate (e fatelo per tempo) e sono sicuro che avrete dei bei riscontri! Tra l'altro, quello dei tornei può anche essere un modo per autofinanziarsi... (la birra è sempre la birra e la gn...a è sempre la gn...a, e sono convinto che a bordo campo si fa presto a raccogliere un centinaio di "tifosi" )
Per quanto rigurada le franchigie: grande idea Andrea! Basterebbe organizzare un incontro al mese con le 2 o 3 società più vicine, fare 2 squadre mescolando tutte le giocatrici e gustarci un allenamento di un paio d'ore a XV. A fine stagione poi si può fare un concentramento/torneo tra le franchigie o qualche amichevole con le squadre di Serie A. So che non è molto, ma un allenamento al mese è uno sforzo che si può richiedere a tutti/tutte ed è già un primo passo verso la crescita del movimento.
Condivido anche la considerazione che il nostro livello è basso, non conosco però quello delle altre Europee. Anche qui però, soldi permettendo, l'osservazione di Andrea mi pare più che pertinente.
Provo a rispondere infine a Argos:
2) per il discorso sponsor, ho già detto molto prima. La via migliore resta ancora purtroppo l'autofinanziamento, che però non va inteso come "tiriamo fuori i soldi di tasca nostra" ma come "mettiamo la nostra forza lavoro a disposizione della società per organizzare qualcosa che ci porti soldi in tasca". Per il resto, l'unica via è puntare sull'immagine della donna-guerriero sperando che prima o poi qualcuno capisca il potere di marketing che si cela li dietro.
1) per il reclutamento la strada principale resta quella delle scuole: le giovani sono più ricettive e hanno anche margini di sviluppo maggiore una volta portate al campo. Lo scontro con i genitori però è duro (già lo è per i bambini...). Le "grandi" sono più facilmente fidelizzabili, il problema è trovarne in giro di disposte a fare 2 allenamenti 2 (una volta che sono venute, poi restano). Io ho la fortuna, lavorando sulla piazza di Verona, di poter far leva sul bacino di reclutamento dell'Università che almeno 5 giocatrici l'anno me le sforna. Dove questa manca, è veramente dura, resta solo il passaparola.
Date massima diffusione agli eventi che organizzate (e fatelo per tempo) e sono sicuro che avrete dei bei riscontri! Tra l'altro, quello dei tornei può anche essere un modo per autofinanziarsi... (la birra è sempre la birra e la gn...a è sempre la gn...a, e sono convinto che a bordo campo si fa presto a raccogliere un centinaio di "tifosi" )
Per quanto rigurada le franchigie: grande idea Andrea! Basterebbe organizzare un incontro al mese con le 2 o 3 società più vicine, fare 2 squadre mescolando tutte le giocatrici e gustarci un allenamento di un paio d'ore a XV. A fine stagione poi si può fare un concentramento/torneo tra le franchigie o qualche amichevole con le squadre di Serie A. So che non è molto, ma un allenamento al mese è uno sforzo che si può richiedere a tutti/tutte ed è già un primo passo verso la crescita del movimento.
Condivido anche la considerazione che il nostro livello è basso, non conosco però quello delle altre Europee. Anche qui però, soldi permettendo, l'osservazione di Andrea mi pare più che pertinente.
Provo a rispondere infine a Argos:
2) per il discorso sponsor, ho già detto molto prima. La via migliore resta ancora purtroppo l'autofinanziamento, che però non va inteso come "tiriamo fuori i soldi di tasca nostra" ma come "mettiamo la nostra forza lavoro a disposizione della società per organizzare qualcosa che ci porti soldi in tasca". Per il resto, l'unica via è puntare sull'immagine della donna-guerriero sperando che prima o poi qualcuno capisca il potere di marketing che si cela li dietro.
1) per il reclutamento la strada principale resta quella delle scuole: le giovani sono più ricettive e hanno anche margini di sviluppo maggiore una volta portate al campo. Lo scontro con i genitori però è duro (già lo è per i bambini...). Le "grandi" sono più facilmente fidelizzabili, il problema è trovarne in giro di disposte a fare 2 allenamenti 2 (una volta che sono venute, poi restano). Io ho la fortuna, lavorando sulla piazza di Verona, di poter far leva sul bacino di reclutamento dell'Università che almeno 5 giocatrici l'anno me le sforna. Dove questa manca, è veramente dura, resta solo il passaparola.
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Re: COPPA ITALIA "A 7" FEMMINILE 2010/2011
Sempre per quello che riguarda gli ostacoli ci sono anche i membri stessi del club.
Io ho una serie di ragazzine terribili di seconda e terza media.
Sono ragazze da 6/8 allenamenti la settimana. Si fanno un paio di volte la settimana il doppio allenamento.
E' un gruppo fidelizzato, sono 13, e danno anche soddisfazioni. Giocano contrapposte sempre
alla seconda Under 14 e 9 volte su 10 (per non dire 10 su 10) vincono loro.
Hanno capito immediatamente il concetto di utilità (pallone/spazio) ed è un piacere
allenarle e vederle crescere a velocità doppia rispetto a quella dei ragazzi che alleno.
Però capita poi che quando ti trovi, come venerdì sera, ad una festa in clubhouse
che vengano avvicinate dai "grandi" del club che con una serie di battutine gli
iniziano a chiedere perchè giocano a rugby e non fanno nuoto o pallavolo e gli dicono
che le ragazze non son fatte per il rugby ecc ecc.
Stiamo ben attenti che con l'avvento del rugby alle Olimpiadi ci si riverseranno
moltissime ragazzine nei Club e se non siamo pronti ad accoglierle ci faremo
delle grossissime figure di cacca.
Io ho una serie di ragazzine terribili di seconda e terza media.
Sono ragazze da 6/8 allenamenti la settimana. Si fanno un paio di volte la settimana il doppio allenamento.
E' un gruppo fidelizzato, sono 13, e danno anche soddisfazioni. Giocano contrapposte sempre
alla seconda Under 14 e 9 volte su 10 (per non dire 10 su 10) vincono loro.
Hanno capito immediatamente il concetto di utilità (pallone/spazio) ed è un piacere
allenarle e vederle crescere a velocità doppia rispetto a quella dei ragazzi che alleno.
Però capita poi che quando ti trovi, come venerdì sera, ad una festa in clubhouse
che vengano avvicinate dai "grandi" del club che con una serie di battutine gli
iniziano a chiedere perchè giocano a rugby e non fanno nuoto o pallavolo e gli dicono
che le ragazze non son fatte per il rugby ecc ecc.
Stiamo ben attenti che con l'avvento del rugby alle Olimpiadi ci si riverseranno
moltissime ragazzine nei Club e se non siamo pronti ad accoglierle ci faremo
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Re: COPPA ITALIA "A 7" FEMMINILE 2010/2011
Continuo a pensare, che se la formazione, per le nostre donne, non la facciamo noi nei Club, non possiamo aspettarci che altri ci tolgano le castagne dal fuoco.
Ora, per essere un poco più concreti: Coppa Italia seven e Serie A (per le fortunatissime che la fanno) coprono la stagione ufficiale del rugby femminile. Io credo che se si costituisse un comitato (poi per il nome ci si metterà d'accordo: Comitato Altro RUGBY?), anche virtuale, in cui si andasse ad occupar almeno 4 o 5 "buchi" per pausa di attività ufficiale, si potrebbero proporre fine settimana di rugby X piuttosto che XII alternativi e non ufficiali, ma pur sempre rugby match. Alcuni punti fermi:
a) giocano gratuitamente tutte le ragazze che si iscrivono, anche senza squadra, purchè in possesso del cartellino FIR e del certificato medico in corso di validità;
b) per le barbarians che si presentano senza squadra, ma con tanta voglia di giocare si metterà a disposizione delle pettorine per disputare la/le partita/partite;
c) RUGBY X o RUGBY XII: più match da 15 minuti per tempo (2 tempi)
d) richiesta di arbitri al comitato di appartenenza
e) 2 sole categorie: seniores e U. 16 (per U.16 obbligo di accompagnatore)
f) III tempo rigorosamente autogestito al fine di limitare al massimo il costo per il Club ospitante e allo stesso tempo, il mantenimento di una consuetudine che fa parte integrante del nostro gioco.
Se non sapremo organizzare almeno 4/5 domenica di rugby vorrà dire che avevamo torto noi.
Buon rugby
Ora, per essere un poco più concreti: Coppa Italia seven e Serie A (per le fortunatissime che la fanno) coprono la stagione ufficiale del rugby femminile. Io credo che se si costituisse un comitato (poi per il nome ci si metterà d'accordo: Comitato Altro RUGBY?), anche virtuale, in cui si andasse ad occupar almeno 4 o 5 "buchi" per pausa di attività ufficiale, si potrebbero proporre fine settimana di rugby X piuttosto che XII alternativi e non ufficiali, ma pur sempre rugby match. Alcuni punti fermi:
a) giocano gratuitamente tutte le ragazze che si iscrivono, anche senza squadra, purchè in possesso del cartellino FIR e del certificato medico in corso di validità;
b) per le barbarians che si presentano senza squadra, ma con tanta voglia di giocare si metterà a disposizione delle pettorine per disputare la/le partita/partite;
c) RUGBY X o RUGBY XII: più match da 15 minuti per tempo (2 tempi)
d) richiesta di arbitri al comitato di appartenenza
e) 2 sole categorie: seniores e U. 16 (per U.16 obbligo di accompagnatore)
f) III tempo rigorosamente autogestito al fine di limitare al massimo il costo per il Club ospitante e allo stesso tempo, il mantenimento di una consuetudine che fa parte integrante del nostro gioco.
Se non sapremo organizzare almeno 4/5 domenica di rugby vorrà dire che avevamo torto noi.
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Re: COPPA ITALIA "A 7" FEMMINILE 2010/2011
Io ci sto!
Al 15 maggio finisce la coppa italia, dopo quella data cercherò di mettere a disposizone la struttura del CUS Verona per un evento di questo tipo.
Inizio a concordare le date con la Società e poi vi faccio sapere!
Al 15 maggio finisce la coppa italia, dopo quella data cercherò di mettere a disposizone la struttura del CUS Verona per un evento di questo tipo.
Inizio a concordare le date con la Società e poi vi faccio sapere!
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Re: COPPA ITALIA "A 7" FEMMINILE 2010/2011
Io devo aspettare almeno la fine di giugno per capire se avremo un campo in cui poter ospitare o continuare ad allenarsi in un prato...............questa è la nostra realtà e non me ne vergogno. L'importante è far divertire e progredire le ragazze; prima o poi ne otterremo uno anche noi.
Per la prossima stagione credo proprio che copriremo tutta la Coppa Italia seven seniores e saremo presenti a parecchi irregular rugby X and XII; in quanto a terzi tempi vedrete che non saremo da meno con nessuno (e ce ne sarà per tutti).
Una cosa al contrario dovrebbero organizzarla nel maschile. Anche loro si sono dimenticati che il seven diventerà olimpico e tanta piccole realtà, una squadra seven la possono schierare, ma il XV diventa davvero un problema.
Buon rugby a tutti
Per la prossima stagione credo proprio che copriremo tutta la Coppa Italia seven seniores e saremo presenti a parecchi irregular rugby X and XII; in quanto a terzi tempi vedrete che non saremo da meno con nessuno (e ce ne sarà per tutti).
Una cosa al contrario dovrebbero organizzarla nel maschile. Anche loro si sono dimenticati che il seven diventerà olimpico e tanta piccole realtà, una squadra seven la possono schierare, ma il XV diventa davvero un problema.
Buon rugby a tutti
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Re: COPPA ITALIA "A 7" FEMMINILE 2010/2011
Secondo me potrebbero esserci dei problemi assicurativi.
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Re: COPPA ITALIA "A 7" FEMMINILE 2010/2011
Bravo Erin,
ci dovremo certamente informare. Per mal che vada assicureremo la manifestazione e ci faremo seguire da un professionista. A questo mondo c'è sempre una risoluzione per tutto...................basta pagare. Credo che con pochissimi euro per squadra copriremo le spese della polizza giornaliera. Ci informeremo, grazie per il suggerimento e buon rugby a tutti
ci dovremo certamente informare. Per mal che vada assicureremo la manifestazione e ci faremo seguire da un professionista. A questo mondo c'è sempre una risoluzione per tutto...................basta pagare. Credo che con pochissimi euro per squadra copriremo le spese della polizza giornaliera. Ci informeremo, grazie per il suggerimento e buon rugby a tutti
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Re: COPPA ITALIA "A 7" FEMMINILE 2010/2011
le designazioni per il finesettimana
http://arbitriemiliaest.jimdo.com/desig ... arbitrali/
ciao
alby
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Re: COPPA ITALIA "A 7" FEMMINILE 2010/2011
ciao a tutti, vi segnalo una nuova squadra che è riuscita a partecipare alla coppa italia rugby a 7, buona visione:
http://www.youtube.com/watch?v=G4PIN43NZPk
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Re: COPPA ITALIA "A 7" FEMMINILE 2010/2011
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